"LE L'UTIME PARULE" NELLA POETICA DI ATTILIO MUCCI
Torino di Sangro,cittadina culla di spiriti magni, proiettata in una più ampia dimensione storico-artistico-culturale, vantando protagonisti che, con le loro opere costituiscono le fondamenta su cui edificare il tempio della tradizione culturale della località. Ricordati lo storico, umanista, letterato, poeta Domenico Priori (tre volumi su "La Frentania" e su "Torino di Sangro", fra gli altri ) ; 1'avvocato Arfedele Del Re, il figlio avvocato Fernando, entrambi cultori di chiara fama, ed ancora i pittori Erick Gargele,Carlo Salanti, Rocco Priori, geniali illustratori dell'ambiente e dei luoghi inediti di Torino di Sangro. Questi i personaggi che il Giornalista Giuseppe Catania ha illustrato per averli frequentati con scritti e saggi critici, alla presentazione della raccolta di poesie di Attilio Mucci "Le l'utime parule" (editrice Cannarsa di Vasto), pubblicata con il patrocinio del comune di Torino di Sangro, con la prefazione di Giuseppe Catania. Il libro a cura della Biblioteca Comunale "C.De Mia" è stato presentato nella sala Priori di Via Porta di Mezzo, con l'intervento del sindaco Silvana Priori, della presidente dell'associazione culturale "Settembrata Abruzzese" Gabriella Serafini; dello scrittore e poeta Giovanni Di Girolamo, del professore di lettere e poeta Vittorio Verducci, del professore di lettere Antonio Fantini, tra il colto e numeroso pubblico.
"Un poeta legato alla schietta tradizione della nostra terra - ha sottolineato Giuseppe Catasta- alla gente che predilige e canta con i suoi versi immortali, quelli di Attilio Mucci, che sono poi gli echi di un popolo che da sempre custodisce nei suoi valori morali ed estetici, più volte celebrati con schietta ispirazione estemporanea, ma sempre colmi di sentimenti nostalgici e di attaccamento alla dignità e alla esaltazione della nostra cultura. La pubblicazione di Attilio Mucci è divisa in due parti, quella della poesia dialettale tradizionale e quella satirica che è un altro suggestivo versante lirico di Attilio Mucci, ispirato e dettato dalla sua "lappisetta" (matita),con intenti umoristici compassati per far risaltare particolari inediti colti irresistibilmente con versi pacati.
(G.C.)
"Un poeta legato alla schietta tradizione della nostra terra - ha sottolineato Giuseppe Catasta- alla gente che predilige e canta con i suoi versi immortali, quelli di Attilio Mucci, che sono poi gli echi di un popolo che da sempre custodisce nei suoi valori morali ed estetici, più volte celebrati con schietta ispirazione estemporanea, ma sempre colmi di sentimenti nostalgici e di attaccamento alla dignità e alla esaltazione della nostra cultura. La pubblicazione di Attilio Mucci è divisa in due parti, quella della poesia dialettale tradizionale e quella satirica che è un altro suggestivo versante lirico di Attilio Mucci, ispirato e dettato dalla sua "lappisetta" (matita),con intenti umoristici compassati per far risaltare particolari inediti colti irresistibilmente con versi pacati.
(G.C.)
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