mercoledì 4 giugno 2014

Montemurro UDC: "Vasto è lasciata alla deriva: si discute solo sui nuovi assessori"

M. Montemurro UDC
Il capogruppo UDC indica anche la strada per ridurre i costi del Comune e trovare i soldi.
Mentre nella maggioranza si rimbalzano le responsabilità della mancata elezione del consigliere Domenico Molino e si addensano all’orizzonte le nubi di un nuovo rimpasto, Vasto è lasciata completamente alla deriva.
Le strade ridotte ad un colabrodo, gli spazi verdi sembrano essere divenuti un ricettacolo di serpenti e di ogni altra specie di animali;  a causa della pressoché assenza di manutenzione si fa fatica ad individuare le panchine avvolte oramai dalla vegetazione.
Unica attività fiorente nella nostra cittadina sembra essere quella dei furti che si susseguono intercalandosi con roghi di autovetture.
Cari cittadini gli antichi fasti della nostra cara Vasto sono soltanto un labile ricordo,e come se non bastasse altri balzelli ci aspettano dietro la porta.
La nostra amministrazione anziché interrogarsi su quali agevolazioni prevedere, per far si che questa nuova imposta comunale chiamata IUC possa essere meno gravosa possibile per tutti noi già ampiamente provati da questa crisi  - ad esempio prevedendo riduzioni più consistenti per ogni figlio a carico così come fatto da molti comuni italiani oppure inserendo riduzioni per gli anziani soli o per le persone diversamente abili e qualsiasi altro correttivo pensabile al fine di renderla più equa possibile  -   la maggioranza che fa, discute sui nominativi ipotetici dei prossimi assessori e sulla ripartizione delle deleghe in base al peso che ciascun gruppo ha in consiglio.
Cari cittadini queste persone non vogliono bene a Vasto .
Certamente qualcuno mi dirà ma non ci sono fondi e quindi non è possibile effettuare riduzioni sulle imposte a questo punto esorto quest’amministrazione a rivedere il proprio statuto al fine di calmierare le proprie spese inserendo l’istituto delle gare per l’affidamento dei servizi e per la fornitura di materiali anche al di sotto dei 200.000 euro, limite entro il quale praticamente oggi tale strumento può essere aggirato determinando un aggravio di spesa per l’ente e soprattutto una mancanza di rotazione tra le aziende fornitrici.
Vedrete che si otterrà un netto risparmio in termini economici e soprattutto una più equa ripartizione del lavoro attualmente ad appannaggio di una ristretta cerchia di amici.
E la cosa più importante si troveranno i soldi anche per alleggerire il peso fiscale a tutti noi.
MASSIMILIANO MONTEMURRO CAPGRUPPO UDC

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