giovedì 30 gennaio 2014

IMPOSTA DI SOGGIORNO, PER COPRIRE "L'EROGAZIONE DEI SERVIZI A TUTTO IL COMPARTO"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
IMPOSTA DI SOGGIORNO, I VASTESI NON LA DEVONO PAGARE
L’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno di provvedere, quale nuova forma di finanziamento per i comuni, nell’ottica del federalismo fiscale e a fronte di sempre minori risorse provenienti da Stato e Regioni, all’istituzione dell’imposta di soggiorno nel Comune di Vasto, il cui territorio è caratterizzato dalla presenza di consistenti flussi turistici, che pur rappresentando una risorsa significativa per l’indotto economico della città, comportano, a carico del bilancio dell’Ente, spese aggiuntive finalizzate a garantire l’erogazione di quei servizi, manutenzioni e interventi, necessari per l’intero comparto
turistico.
A dover corrispondere la tassa saranno i soggetti non residenti nel Comune di Vasto che pernottano nelle strutture ricettive del territorio comunale e il relativo gettito è destinato a finanziare esclusivamente gli interventi a diretta finalità turistica, ivi compresi quelli a sostegno di azioni di marketing, promozione turistica, culturale e di eventi, strutture ricettive, nonché gli interventi di manutenzione, recupero, fruizione e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali, nonché dei relativi servizi pubblici locali ricadenti nel territorio comunale.
L’imposta di soggiorno permetterà, dunque, una maggiore erogazione di servizi da parte della P.A. fruibili non solo dai turisti nel periodo estivo ma anche e soprattutto da tutti i cittadini residenti nel corso dell’intero anno solare.
L’Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Vasto – Vincenzo Sputore – invierà, nei prossimi giorni, una lettera a tutti gli operatori del settore invitandoli a dare suggerimenti su come destinare e investire il maggior gettito ricavato dall’imposta di soggiorno. “Siamo aperti al dialogo con gli operatori del settore, guai se fosse il contrario, - sottolinea Sputore - non ci sono problemi ad accogliere le loro richieste, seppur formulate e poste all’attenzione dell’Amministrazione comunale solo tramite la stampa locale e non, come dovrebbe essere, attraverso richieste ufficiali scritte e indirizzate al Comune. Pertanto, porte aperte al dialogo, ma nessuna possibilità per un ulteriore rinvio dell’imposta di soggiorno che, proprio su sollecitazione degli albergatori, l’Amministrazione comunale ha già rinviato, nella sua applicazione, dal 2012 al 2013 e infine dal 2013 al 2014 – conclude Sputore”.

2 commenti:

giusfra ha detto...

http://francescopaolodadamo.blogspot.it/2014/01/vasta-eco.html
Nel sopra indicato link: quel che io (come può qualunque altro purtroppo, purtroppo a ragione, purtroppo con poche speranze) penso e posso dire, in maniera forse poco riverente nei confronti del Palazzo, ma con rispetto della propria individuale e civica coscienza, del luogo che amiamo, non meno. GFP

enzo ha detto...

Chiedo l’aiuto per una verifica, ho erroneamente interpretato l’articolo? Il Comune introduce una tassa, perché così fan molti, ma non ha idea di come utilizzare il ricavato. Chiede aiuto agli operatori del settore affinché diano consigli su come spendere il “tesoretto” attraverso suggerimenti sulla stampa locale. Un Grillinismo? L’amministrazione sembra non conoscere le esigenze locali e/o non ha una scala di priorità? Ci sono esempi in tal senso in altri comuni? Spero di no. In pratica applichiamo una tassa non con un chiaro fine a favore di un bisogno manifestato e necessario ma avendo dei soldi in tasca decidiamo al bar dello sport cosa farci. Le tasse non nascono a seguito di cose da fare per i quali mancano i fondi? Qual è il ritorno in termini di servizi per I contribuenti? Che cosa offrirà Vasto ai suoi turisti “sovvenzionatori “ nel 2014 di più di quanto non ha dato negli scorsi anni? Forse solo una tassa in più.