APPUNTI DI FINE ANNO dei Gruppi
consiliari del PD,
IdV, SEL, Federazione della Sinistra
2013: L’anno della
crisi e della consapevolezza.
Premessa:
Il
2013 può definirsi un anno della
consapevolezza.
In
questi lunghi 4 anni abbiamo dovuto assistere a scelte di governo regionale che
sono andate contro la nostra provincia e
comuni in tutti i settori amministrativi e politici. Questo oggi è stato compreso anche dall’amministrazione
di centro destra a guida Enrico Di Giuseppantonio che inerme rispetto alla
crisi economico-sociale del nostro territorio non ha potuto fare altro che constatare
ciò che per noi opposizione era chiaro fin dall’inizio ovvero nessun aiuto,
nessun progetto, nessun intento di pianificazione strategica per la nostra
provincia da parte delle altre istituzioni.
La
consapevolezza di essere soli, di non avere referenti in Regione Abruzzo ha
reso l’azione amministrativa ancor più debole e meno incisiva di ciò che ci sì
sarebbe potuti aspettare da una compagine così eterogenea ed inesperta.
Sappiamo
che la Provincia ,
per istituzione, promuove e coordina lo sviluppo socio – economico del proprio
territorio (267/2000); per esercitare questa funzione, autorevole e politica,
non occorrono denari ma solo credibilità ed impegno politico. Tutto questo
èmancato in questi anni.
Opere Pubbliche:
su
questo aspetto abbiamo ben poco da dire se non il fatto che si sono prodotti
ulteriori ritardi nell’attuazione della vecchia pianificazione lasciata in
eredità dal Centro – Sinistra e
null’altro di più. Sono vistosamente mancati interventi diretti e/o delegati
come iniziative strutturali ed infrastrutturali finanziati dalla Regione
Abruzzo, dallo stato nazionale o dall’Unione Europea. Non si è provveduto a
sanare le emergenze sulla viabilità per ridare dignità alle zone interne,
parliamo della Provinciale 152 Castiglione Montazzoli e della chiusura della
galleria Civita che collega l’Abruzzo al Molise, per esempio! Abbiamo perso il
giro d’Italia a causa dell’inaffidabilità delle scelte politiche e delle
condizioni poco sicure delle nostre strade.
Interventi su Turismo, Sociale, Scuola:
anche
in settori come Turismo e Sociale è stato un anno piatto senza infamia e senza
lode. Nel turismo neanche la mera azione di coordinamento istituzionale tra
enti ed associazioni varie è stato prodotto così nulla sulla cultura. Nel
sociale, al di là del mero svolgimento di attività delegate, l’assessore al
ramo è stata completamente assente se non quando costretta ed obbligata dalla
circostanze. Suona a suo svantaggio la mancanza di coraggio ed iniziativa anche
su quegli aspetti più significativi come, ad esempio, un regolamento per le
“pari opportunità” tante volte annunciato ed iscritto all’ordine del giorno di
più consigli ma mai discusso ed approvato. Nel settore scuola evidenziamo come
l’assessore abbia presentato un piano delle dirigenze e dell’offerta formativa
per l’anno scolastico 2014/2015 che il consiglio provinciale ha rivisto e
riscritto in ragione della mancanza della previsione del mantenimento delle
peculiarità formative del nostro territorio già deliberate nel 2011 e
confermate nel 2012. Un atteggiamento fortemente sanzionato sul piano politico
anche dalla stessa maggioranza di cui l’assessore ne prenda atto. Per noi al
centro di ogni pianificazione resta il vivo interesse formativo dello studente
non certo quello dei Dirigenti scolastici o di qualche Sindaco amico e di
parte.
Situazione finanziaria e di bilancio:
è
stato l’anno del riconoscimento di “ente strutturalmente deficitario” che ha
consentito alla Provincia di accedere all’apposito prestito per evitare il
default. Le cause delle difficoltà finanziarie sono riferite senz’altro al
drastico taglio dei trasferimenti dallo Sato e dal governo regionale oltre al
calo delle entrate dirette dovute alla corrente crisi economico – sociale
globale. Un riferimento va però fatto alla “storia” di questa legislatura
allorquando, Di Giuseppantonio, approvarono una relazione ricognitiva che
stimava in circa
€
8.000.000 i “presunti” debiti fuori bilancio dell’ente. Quegli stessi
Dirigenti, solo 4 mesi prima, certificarono un avanzo di bilancio pari ad €
1.900.000. Lo fecero in occasione della discussione ed approvazione del
bilancio consuntivo del 2008. Nonostante noi ci dichiarammo perplessi ma
disponibili a fare luce attraverso l’istituzione di un apposita commissione di
studio loro rifiutarono sempre ed anche in maniera contraddittoria. Da lì sono
iniziate le loro difficoltà.
Strategie per il futuro:
la discussione del ddl “svuota poteri” disegna un nuovo ruolo
per le province del futuro. Non si cancellano nell’arco istituzionale ma si
configura un ente con precise e chiare mansioni e funzioni. Bene sarebbe prevedere ancora che siano i cittadini ad esprimere
direttamente il voto nella scelta di chi deve governare sia per ridare spazio
al protagonismo ed alla democrazia partecipata che per riportare sotto il
diretto controllo del corpo elettorale chi gestisce e governa la cosa pubblica.
I risparmi con questo ddl non
maturano affatto ma vanno ad
aumentare i centri decisionali ed il potere in capo alla burocrazia; utile
sarebbe stato riprendere il vecchio ddl del governo Monti che prevedeva fusioni
ed accorpamenti tra province preesistenti con il contestuale processo degli
uffici della pubblica amministrazione legati alle circoscrizioni provinciali.
Quel disegno, depurato dell’insidia di stabilire a priori il successivo
capoluogo di provincia e prevedendo il mantenimento del voto diretto a carico
dei cittadini, sarebbe stato meno osteggiato nel suo percorso, avrebbe avuto
più consenso e condivisione tra i partiti ed i cittadini, avrebbe palesato in
concreto risparmi veri e certi.
Ad
ogni buon conto c’è l’obbligo e la necessità di dare un forte impulso all’attività
politica ed istituzionale in quest’ultimo scorcio di legislatura dando corso a
quelle iniziative di coordinamento che tutte le normative dispongono per la
provincia.
Noi
suggeriamo:
-
una nuova pianificazione delle opere pubbliche
2014/2016 che raccolga tutte le proposte presentate in quella precedente che
abbia avuto il parere positivo degli uffici tecnici e della commissione consiliare;
-
la presentazione del bilancio di previsione del 2014;
-
un recupero del coordinamento del tavolo per la
costituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina;
-
l’avvio del tavolo tecnico per la costituzione
dell’accordo di programma per l’area industriale della Valsinello di Gissi;
-
l’apertura delle procedure per la fusione dei patti
territoriali preesistenti per la costituzione di un agenzia provinciale per lo
sviluppo;
-
l’apertura di un tavolo con la regione Abruzzo per
ridefinire strategie e priorità dello sviluppo del territorio.
In ossequio al principio che “gli uomini passano ma i fatti
restano” agire in questo periodo può sostanziare una decisa inversione
di tendenza rispetto all’immobilismo ed all’inazione.
I gruppi
consiliari del P.D., I.d.V., S.E.L., Federazione della Sinistra – P.R.C.
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