lunedì 30 dicembre 2013

Provincia: per PD & Co. , il 2013, anno della crisi e della consapevolezza

APPUNTI DI FINE ANNO dei Gruppi consiliari del PD, IdV, SEL, Federazione della Sinistra
2013: L’anno della crisi e della consapevolezza.
Premessa:
Il 2013 può definirsi un anno della
consapevolezza.
In questi lunghi 4 anni abbiamo dovuto assistere a scelte di governo regionale che sono andate contro la nostra provincia e  comuni in tutti i settori amministrativi e politici. Questo oggi  è stato compreso anche dall’amministrazione di centro destra a guida Enrico Di Giuseppantonio che inerme rispetto alla crisi economico-sociale del nostro territorio non ha potuto fare altro che constatare ciò che per noi opposizione era chiaro fin dall’inizio ovvero nessun aiuto, nessun progetto, nessun intento di pianificazione strategica per la nostra provincia da parte delle altre  istituzioni.
La consapevolezza di essere soli, di non avere referenti in Regione Abruzzo ha reso l’azione amministrativa ancor più debole e meno incisiva di ciò che ci sì sarebbe potuti aspettare da una compagine così eterogenea ed inesperta.
Sappiamo che la Provincia, per istituzione, promuove e coordina lo sviluppo socio – economico del proprio territorio (267/2000); per esercitare questa funzione, autorevole e politica, non occorrono denari ma solo credibilità ed impegno politico. Tutto questo èmancato in questi anni.

Opere Pubbliche:
su questo aspetto abbiamo ben poco da dire se non il fatto che si sono prodotti ulteriori ritardi nell’attuazione della vecchia pianificazione lasciata in eredità dal Centro – Sinistra  e null’altro di più. Sono vistosamente mancati interventi diretti e/o delegati come iniziative strutturali ed infrastrutturali finanziati dalla Regione Abruzzo, dallo stato nazionale o dall’Unione Europea. Non si è provveduto a sanare le emergenze sulla viabilità per ridare dignità alle zone interne, parliamo della Provinciale 152 Castiglione Montazzoli e della chiusura della galleria Civita che collega l’Abruzzo al Molise, per esempio! Abbiamo perso il giro d’Italia a causa dell’inaffidabilità delle scelte politiche e delle condizioni poco sicure delle nostre strade.

Interventi su Turismo, Sociale, Scuola:
anche in settori come Turismo e Sociale è stato un anno piatto senza infamia e senza lode. Nel turismo neanche la mera azione di coordinamento istituzionale tra enti ed associazioni varie è stato prodotto così nulla sulla cultura. Nel sociale, al di là del mero svolgimento di attività delegate, l’assessore al ramo è stata completamente assente se non quando costretta ed obbligata dalla circostanze. Suona a suo svantaggio la mancanza di coraggio ed iniziativa anche su quegli aspetti più significativi come, ad esempio, un regolamento per le “pari opportunità” tante volte annunciato ed iscritto all’ordine del giorno di più consigli ma mai discusso ed approvato. Nel settore scuola evidenziamo come l’assessore abbia presentato un piano delle dirigenze e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2014/2015 che il consiglio provinciale ha rivisto e riscritto in ragione della mancanza della previsione del mantenimento delle peculiarità formative del nostro territorio già deliberate nel 2011 e confermate nel 2012. Un atteggiamento fortemente sanzionato sul piano politico anche dalla stessa maggioranza di cui l’assessore ne prenda atto. Per noi al centro di ogni pianificazione resta il vivo interesse formativo dello studente non certo quello dei Dirigenti scolastici o di qualche Sindaco amico e di parte.

Situazione finanziaria e di bilancio:
è stato l’anno del riconoscimento di “ente strutturalmente deficitario” che ha consentito alla Provincia di accedere all’apposito prestito per evitare il default. Le cause delle difficoltà finanziarie sono riferite senz’altro al drastico taglio dei trasferimenti dallo Sato e dal governo regionale oltre al calo delle entrate dirette dovute alla corrente crisi economico – sociale globale. Un riferimento va però fatto alla “storia” di questa legislatura allorquando, Di Giuseppantonio, approvarono una relazione ricognitiva che stimava in circa
€ 8.000.000 i “presunti” debiti fuori bilancio dell’ente. Quegli stessi Dirigenti, solo 4 mesi prima, certificarono un avanzo di bilancio pari ad € 1.900.000. Lo fecero in occasione della discussione ed approvazione del bilancio consuntivo del 2008. Nonostante noi ci dichiarammo perplessi ma disponibili a fare luce attraverso l’istituzione di un apposita commissione di studio loro rifiutarono sempre ed anche in maniera contraddittoria. Da lì sono iniziate le loro difficoltà.

Strategie per il futuro:
la discussione del ddl “svuota poteri” disegna un nuovo ruolo per le province del futuro. Non si cancellano nell’arco istituzionale ma si configura un ente con precise e chiare mansioni e funzioni. Bene sarebbe prevedere ancora che siano i cittadini ad esprimere direttamente il voto nella scelta di chi deve governare sia per ridare spazio al protagonismo ed alla democrazia partecipata che per riportare sotto il diretto controllo del corpo elettorale chi gestisce e governa la cosa pubblica.  
I risparmi con questo ddl non  maturano affatto ma  vanno ad aumentare i centri decisionali ed il potere in capo alla burocrazia; utile sarebbe stato riprendere il vecchio ddl del governo Monti che prevedeva fusioni ed accorpamenti tra province preesistenti con il contestuale processo degli uffici della pubblica amministrazione legati alle circoscrizioni provinciali. Quel disegno, depurato dell’insidia di stabilire a priori il successivo capoluogo di provincia e prevedendo il mantenimento del voto diretto a carico dei cittadini, sarebbe stato meno osteggiato nel suo percorso, avrebbe avuto più consenso e condivisione tra i partiti ed i cittadini, avrebbe palesato in concreto risparmi veri e certi.
Ad ogni buon conto c’è l’obbligo e la necessità di dare un forte impulso all’attività politica ed istituzionale in quest’ultimo scorcio di legislatura dando corso a quelle iniziative di coordinamento che tutte le normative dispongono per la provincia.

Noi suggeriamo:
-         una nuova pianificazione delle opere pubbliche 2014/2016 che raccolga tutte le proposte presentate in quella precedente che abbia avuto il parere positivo degli uffici tecnici e  della commissione consiliare;
-         la presentazione del bilancio di previsione del 2014;
-         un recupero del coordinamento del tavolo per la costituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina;
-         l’avvio del tavolo tecnico per la costituzione dell’accordo di programma per l’area industriale della Valsinello di Gissi;
-         l’apertura delle procedure per la fusione dei patti territoriali preesistenti per la costituzione di un agenzia provinciale per lo sviluppo;
-         l’apertura di un tavolo con la regione Abruzzo per ridefinire strategie e priorità dello sviluppo del territorio.
In ossequio al principio che “gli uomini passano ma i fatti restano” agire in questo periodo può sostanziare una decisa inversione di tendenza rispetto all’immobilismo ed all’inazione.


I gruppi consiliari del P.D., I.d.V., S.E.L., Federazione della Sinistra – P.R.C.

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