Verso
il Santo Natale/6
IL TEMPO
E LA MEMORIA
C'è chi sostiene che debbano essere nove le pietanze da servire per il cenone di Natale, a ricordo dei mesi del parto della Madonna; oppure 13, per la memoria degli Apostoli di Gesù.
La tradizione vuole che sulla tavole imbandita debbano essere presenti talune pietanze: fedelini conditi con il pomodoro o con il tonno (altri adoperano la sarda); baccalà con patate e olive verdi; scapéce (pesce cotto conservato nell'aceto con diversi ingredienti profumati); capitone.
Da “La
vita quotidiana in Abruzzo alla fine del secolo XIX” di
L. Mammarella, veniamo
a conoscenza di una succulenta lista di pietanze che si costumava per il menù
della vigilia (o per la cena di San Silvestro): maccheroni al sugo di
sardelle; polpi in umido con salsa di pomodoro; sardelle e peperoni secchi
fritti; baccalà arrosto; contorno di cavoli scucinati; noci e fichi secchi;
calcionetti fritti.
Insomma
ci si dava da fare attorno ai fornelli tanto da far esclamare ...lu
'ddore arrive a sette vicinate.
Ma,
attenti agli scherzi provocati dall'abbondanza del cibo consumato e, senza
dimenticarlo, dalle libagioni. Spesso si è vittima di mal di pancia con dolori
atroci. Niente paura. C'è sempre il rimedio per la guarigione. La tradizione
popolare (che fa affidamento alla medicina empirica, consiglia di tracciare il
segno della croce sul ventre e ripetere tre volte:
Sande
Stèfane è dumane
j'da
lu lette mi azze
facce
e mene m'allave
'nsande
Chiese mi ni vaje,
striccite,
videlle 'ntriccète!
Dolci
Natalizi
Tra
Natale e Capodanno si preparano, e, naturalmente, si mangiano i popolari e
caratteristici calcionetti (detti anche cavicioni) che alcuni consigliano di
consumare freddi, cioè “ripassati”, proprio per far esaltare le qualità del
ripieno (costituito da un impasto di farina di castagne, oppure di riso bollito
e miele; farina e mosto cotto).
Cagginitte
(o cavicinitte) sono sgonfiotti di pasta
con fiore di farina, uova, olio, vino bianco e riempitura di miele, noci e
mandorle pestate; oppure con mosto cotto e mandorle pestate; o cioccolata.
Scrippelle fatte di pasta lievitata (grano tenero e duro) che
allungate e affondate in una padella d'olio bollente per ricavarne fritti da
arrotolare nello zucchero e consumare caldi.
Taralle
arepiene confezionati con farina di fiore,
olio e vino bianco, con ripieno di marmellata di frutta e mosto cotto, pane
mollicato, bucce d'arancia e ceci.
Pizzelle
con sale e con uova. Le prime di farina di
fiore con olio, uova, zucchero e olio. Se ne fanno tanti pezzetti a forma di
cilindro che vengono cotti coll'apposito ferro scaldato sui carboni.
(G. Catania)
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