L'Università
delle Tre Età di Vasto
in
occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2013 - 2014
Invita
all' Incontro con il Prof.Carmine Di Ilio Magnifico Rettore Università di
Chieti Pescara Venerdì,
29 Novembre ore 17.30 Aula
Magna Istituto F. Palizzi di Vasto "Università,
Work in progress", Percorso di trasformazione dell'università in una società
che cambia.
L'invito
è aperto a quanti interessati.
La biografia del rettore CARMINE DI ILIO
Prof. Carmine Di Ilio
Nato a Pescara il 2 aprile 1948
Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
Università di
Chieti - Pescara
Nel 1993 consegue il PhD in Biotechnology al Cranfield Biotechnology Center
(UK).
Dal 1981 ha
insegnato - come ricercatore, prima, e professore associato,
poi - Chimica e Chimica Biologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università “G.d’Annunzio”, per divenire, nel 1991, ordinario di Biochimica
Sistematica Umana presso lo stesso Ateneo.Dal 1981 ha
Scadenza del mandato di Rettore: 31 ottobre 2017
Altri incarichi
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Nel 1983 è stato Visiting
Professor presso l’Università di Oxford. Dal 1995 ad oggi è stato Direttore
dell’Animal Care e del Servizio di Prevenzione e Protezione. Dal 1991 al 1997 è
stato Direttore dell’Istituto di Scienze Biomediche. Preside della Facoltà di
Medicina e Chirurgia dal novembre del 1997. Dal 1999 al 2003 è stato Presidente
del Comitato Locale di Etica per la Ricerca Biomedica. Membro del Consiglio
d’Amministrazione della Fondazione “Università G.d’Annunzio” dal 2003 Dal 2005
ad oggi ha esercitato le funzioni di Rettore Vicario.
Attività scientifiche e pubblicazioni
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Da molti anni si dedica allo
studio del ruolo che i fattori ambientali svolgono nello sviluppo delle
patologie dell’uomo e allo studio delle basi molecolari per la predisposizione
genetica a tali patologie.
La maggior parte del suo lavoro è rivolto alla comprensione dei meccanismi impiegati dalle cellule per proteggere se stesse contro agenti chimici tossici.
Specificamente ha svolto programmi di ricerca relativi agli enzimi della fase II del metabolismo degli xenobiotici e alla comprensione del loro ruolo nei meccanismi di protezione delle cellule contro i danni provocati da agenti chemioterapici, carcinogenici e dai radicali liberi.
In questo ultimo decennio, sviluppando le tecniche elettroforetiche e di spettrometria di massa, si è occupato dello studio del proteoma umano con l’intento di identificare biomarkers precoci di diverse patologie sistemiche.
Ha all’attivo più di 250 pubblicazioni su qualificate riviste internazionali.
La maggior parte del suo lavoro è rivolto alla comprensione dei meccanismi impiegati dalle cellule per proteggere se stesse contro agenti chimici tossici.
Specificamente ha svolto programmi di ricerca relativi agli enzimi della fase II del metabolismo degli xenobiotici e alla comprensione del loro ruolo nei meccanismi di protezione delle cellule contro i danni provocati da agenti chemioterapici, carcinogenici e dai radicali liberi.
In questo ultimo decennio, sviluppando le tecniche elettroforetiche e di spettrometria di massa, si è occupato dello studio del proteoma umano con l’intento di identificare biomarkers precoci di diverse patologie sistemiche.
Ha all’attivo più di 250 pubblicazioni su qualificate riviste internazionali.
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