venerdì 29 novembre 2013

UniTRE: il rettore DI ILIO oggi parlerà del futuro dell'università italiana

L'Università delle Tre Età di Vasto
in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2013 - 2014
Invita all' Incontro con il Prof.Carmine Di Ilio Magnifico Rettore Università di Chieti Pescara  Venerdì, 29 Novembre ore 17.30 Aula Magna Istituto F. Palizzi di Vasto "Università, Work in progress", Percorso di trasformazione dell'università in una società che cambia.

L'invito è aperto a quanti interessati.

La biografia del rettore CARMINE DI ILIO

Prof. Carmine Di Ilio
Nato a Pescara il 2 aprile 1948
Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica
Università di Chieti - Pescara
Laureato in Scienze Biologiche all’Università degli Studi de L’Aquila nel 1972.
Nel 1993 consegue il PhD in Biotechnology al Cranfield Biotechnology Center (UK).
Dal 1981  ha
insegnato - come ricercatore, prima, e professore associato, poi - Chimica e Chimica Biologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “G.d’Annunzio”, per divenire, nel 1991, ordinario di Biochimica Sistematica Umana presso lo stesso Ateneo.

Scadenza del mandato di Rettore: 31 ottobre 2017
Altri incarichi
Nel 1983 è stato Visiting Professor presso l’Università di Oxford. Dal 1995 ad oggi è stato Direttore dell’Animal Care e del Servizio di Prevenzione e Protezione. Dal 1991 al 1997 è stato Direttore dell’Istituto di Scienze Biomediche. Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal novembre del 1997. Dal 1999 al 2003 è stato Presidente del Comitato Locale di Etica per la Ricerca Biomedica. Membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione “Università G.d’Annunzio” dal 2003 Dal 2005 ad oggi ha esercitato le funzioni di Rettore Vicario.
Attività scientifiche e pubblicazioni
Da molti anni si dedica allo studio del ruolo che i fattori ambientali svolgono nello sviluppo delle patologie dell’uomo e allo studio delle basi molecolari per la predisposizione genetica a tali patologie.
La maggior parte del suo lavoro è rivolto alla comprensione dei meccanismi impiegati dalle cellule per proteggere se stesse contro agenti chimici tossici.
Specificamente ha svolto programmi di ricerca relativi agli enzimi della fase II del metabolismo degli xenobiotici e alla comprensione del loro ruolo nei meccanismi di protezione delle cellule contro i danni provocati da agenti chemioterapici, carcinogenici e dai radicali liberi.
In questo ultimo decennio, sviluppando le tecniche elettroforetiche e di spettrometria di massa, si è  occupato dello studio del proteoma umano con l’intento di identificare biomarkers precoci di diverse patologie sistemiche.
Ha all’attivo più di 250 pubblicazioni su qualificate riviste internazionali.

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