Sabato 9 alle 19 ultimo appuntamento delle festività di San Cesario 2013 : conferenza sulla cripta del Santo e illustrazione del progetto di restauro.
di LINO SPADACCINI
Mons. Pietro Santoro ha celebrato ieri sera la S. Messa solenne in onore di San Cesario Martire.
Mons. Pietro Santoro ha celebrato ieri sera la S. Messa solenne in onore di San Cesario Martire.
Spostata di un giorno, rispetto alla data del 3 novembre, quest’anno la festa
di S. Cesario ha segnato la graditissima presenza di Mons. Pietro Santoro,
Vescovo di Avezzano, il quale ha concelebrato insieme al parroco, Don Domenico
Spagnoli, il parroco emerito, Don Decio D’Angelo, il parroco della Cattedrale,
Don Gianfranco Travaglini, cresciuto a San Salvo nella parrocchia di Don
Pierino, e Don Nicola Florio, parroco a Cupello.
All’inizio della celebrazione eucaristica, Don Domenico ha rivolto un
sentito ringraziamento al Vescovo dei Marsi, donandogli la copia dell’atto di
battesimo, firmato dall’allora parroco Don Pio Pomponio, tratto dal registro
parrocchiale conservato a S. Maria Maggiore.
Don Piero ha
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ringraziato tutti i sacerdoti presenti ed ha rimarcato il
proprio attaccamento a S. Cesario, in quanto il martire viene invocato contro i
terremoti, e la sua diocesi, quella di Avezzano, ha sicuramente bisogno della
sua protezione, visto il recente sisma dell’aquilano, senza dimenticare che nel
2015 ricorreranno i cento anni del terremoto della Marsica, uno dei più
devastanti della storia.50 FOTO>>>
“San Cesario Martire, festa della
fede e della speranza”, ha ricordato Don Piero nell’omelia, “La fede che ci viene consegnata dal martirio
è la speranza che ci viene affidata come compito e come responsabilità. Le
spoglie mortali di S. Cesario che sono custodite in questa chiesa nostra. E,
per fare eco alle parole di Don Domenico, dico nostra perché qui sono stato
battezzato, qui è nata la mia vocazione, qui ho celebrato la mia prima messa
solenne e qui ho voluto ricevere l’ordinazione episcopale. Qui sono custodite
le spoglie di S. Cesario affinché ognuno di noi, nella preghiera e nell’impegno
quotidiano diventi il custode del senso del dovere del proprio battesimo. Sono
battezzato e come battezzato appartengo a Cristo, devo diventare portatore di
Cristo, trasmettitore di Cristo. È stata questa certezza a condurre S. Cesario
al martirio nel tempo della persecuzione, nel tempo della mattanza dei
cristiani, quando il cristianesimo non era un gioco di società”.
Prima della benedizione finale, come consuetudine ormai da tredici anni,
si è formata una piccola processione all’interno della chiesa, che ha
accompagnato la statua in cartapesta di S. Cesario, realizzata dallo scultore
leccese Luigi Guacci.
La festa di S. Cesario avrà un’appendice sabato prossimo, 9 novembre,
alle ore 19:00, al termine della S. Messa vespertina, con l’interessante
incontro che vedrà la partecipazione della Prof.ssa Lucia Serafini, Docente di
Restauro Architettonico presso l’Università G.D’Annunzio, che si soffermerà sul
tema “La cripta, il coro e l’architettura
pratica di Nicola Maria Pietrocola, architetto vastese”. A seguire,
verranno illustrate dall’Arch. Laura D’Alessandro le proposte progettuali sul
restauro della cripta di S. Cesario, che inizieranno nei giorni
a seguire.
LINO SPADACCINI
LINO SPADACCINI
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