domenica 20 ottobre 2013

Personaggi: don Ernesto Del Fra, preparato e severo professore della Scuola Tecnica

"Se qualche volta, durante la passeggiata pomeridiana lo si incontrava, era buona norma cambiare strada perché c’era il caso, tutt’altro che infrequente, che quella passeggiata potesse essere interpretata come segno di cattiva volontà nello studio e provocare una interrogazione il giorno successivo”.

Settantacinque anni fa, il 21 ottobre del 1938 ci lasciava Don Ernesto Del Fra, cappellano militare durante il primo conflitto mondiale e professore nelle scuole tecniche di Vasto.
Ricercare, scovare, studiare notizie sulla storia di personaggi poco conosciuti, se non del tutto dimenticati dalla memoria cittadina, ci da la possibilità di riscoprire figure interessanti, che durante la loro vita hanno lasciato una traccia positiva del loro operato. Uno di questi è senz’altro il canonico vastese Don Ernesto Del Fra, nato nella nostra città il 21 maggio del 1887.
Spinto da
un’ardente vocazione religiosa, Ernesto frequentò il seminario con passione e abnegazione. Dotato di grande intelligenza, già durante gli anni degli studi, mostrò spiccate doti oratorie, tanto che il 24 giugno del 1909, nella sala comunale, commemorò la grande giornata di Solferino e S. Martino, “con rapida sintesi storica e con parola calda ed eletta”. Alla conferenza assistettero i professori e gli alunni della R. Scuola Tecnica, il segretario della locale Sottoprefettura, l’avv. Ortolani, alcune insegnanti delle scuole elementari e una rappresentanza municipale.
Terminato il percorso formativo in seminario, venne ordinato sacerdote l’8 marzo 1913, all’età di 25 anni. Entrato da subito nel corpo insegnante della R. Scuola Tecnica di Vasto, a causa del primo conflitto mondiale, partì come cappellano militare nelle zone di guerra, in particolare nell’Ospedale da Campo n.0126 del 24° Corpo d’Armata.
Tornato nella sua città natale, Don Ernesto, tornò ad insegnare nella R. Scuola Tecnica. La sua materia principale era l’italiano e nell’ultimo anno si dedicò ad altre due materie, successivamente eliminate dal regolamento scolastico: “retorica e stilistica” e “diritti e doveri”, che trattava l’organizzazione degli organi costituzionali dello Stato. “Fra i professori ricordo il Can. Prof. D.Ernesto Del Fra”, scriveva il compianto Giuseppe Pietrocola qualche anno fa, “caratteristica figura di sacerdote sempre azzimato ed elegante, di ottima preparazione accademica, ma abitualmente molto severo. Se qualche volta, durante la passeggiata pomeridiana lo si incontrava, era buona norma cambiare strada perché c’era il caso, tutt’altro che infrequente, che quella passeggiata potesse essere interpretata come segno di cattiva volontà nello studio e provocare una interrogazione il giorno successivo”.
Il 16 luglio del 1922  venne promosso canonico teologo del Capitolo Cattedrale di Vasto, mentre con Decreto del 13 gennaio del 1929 della Presidenza Generale dell’Opera Nazionale Balilla, venne nominato Cappellano della 72’ Legione Avanguardia Fascista “Silvio Spaventa”.
Per volontà del Barone Luigi Genova, Don Ernesto Del Fra, ricoprì la carica di rettore della chiesa di S. Filomena, così come confermato nel testamento del benefattore vastese: “Avendo lasciato al Seminario il mio palazzo di abitazione”, si legge nel testamento, “rimane, come per legge, a suo carico così la spesa della manutenzione della Chiesa di S. Filomena ad esso annessa, come la spesa dell’officiatura della medesima chiesa, facendo celebrare tutte le messe e funzioni sacre indicate in altro elenco che si troverà del pari nell’involucro, che racchiude questo testamento. È mia volontà che il rettore della summentovata chiesa, il mio compare canonico Ernesto del Fra, rimanga in questo suo ufficio; cessato lui, la nomina del nuovo rettore dovrà cadere su di un sacerdote nativo di Vasto”.
Don Ernesto del Fra morì a Roma il 21 ottobre 1938.
 Lino Spadaccini





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