Cento
anni fa, nell’agosto del 1913, veniva inaugurata la Casa di Salute Ricci,
fondata da Alfonso e Filoteo Ricci.
Percorrendo
via Francesco Crispi, poco dopo il Monumento all’Emigrante, se volgiamo lo
sguardo sulla fila di case sulla sinistra, ancora oggi possiamo notare, sulla
facciata di un’abitazione a due piani, la scultura di un volto umano circondato
da una corona di alloro. Nella
parte superiore dello stesso edificio, nonostante la tinteggiatura, è riuscita fuori una scritta che molti senz’altro ricorderanno: Casa di Salute Ricci.
Per tanti vastesi è ancora vivo il ricordo della famosa clinica privata, fondata nel 1912, e inaugurata nell’agosto dell’anno successivo, da parte dei benemeriti Filoteo Ricci, giovane neolaureato, e dal padre Alfonso, infaticabile dottore per 47 anni, al servizio dei più deboli, così come ricordato nella lapide collocata presso la tomba di famiglia, ed in quella ancora oggi visibile sulla parete del cortile interno del Convento dell’Incoronata:
parte superiore dello stesso edificio, nonostante la tinteggiatura, è riuscita fuori una scritta che molti senz’altro ricorderanno: Casa di Salute Ricci.
Per tanti vastesi è ancora vivo il ricordo della famosa clinica privata, fondata nel 1912, e inaugurata nell’agosto dell’anno successivo, da parte dei benemeriti Filoteo Ricci, giovane neolaureato, e dal padre Alfonso, infaticabile dottore per 47 anni, al servizio dei più deboli, così come ricordato nella lapide collocata presso la tomba di famiglia, ed in quella ancora oggi visibile sulla parete del cortile interno del Convento dell’Incoronata:
AL BENEMERITO DOTTORE
ALFONSO RICCI
CHE PER MEZZO SECOLO
SPERANDONE PREMIO
NON DAGLI UOMINI MA DA DIO
IN QUESTO CENOBIO
SI PRODIGỎ NELLE CURE DEI RELIGIOSI INFERMI
I MINORI CAPPUCCINI
A TESTIMONIANZA D’IMPERITURA GRATITUDINE
XIV APRILE MCMXXIV
Alfonso
Ricci morirà soltanto cinque anni più tardi l’apertura della Casa di Salute,
lasciando sulle spalle del figlio l’onere di portare avanti la struttura, non
molto grande, ma sempre all’avanguardia, per quanto riguarda le attrezzature
mediche, ma anche dal punto di vista delle visite specialistiche, appoggiandosi
ad illustri luminari provenienti da tutta Italia.
Filoteo
Ricci nasce a Vasto il 1° aprile del 1880. Dopo aver conseguito la laurea in medicina
e chirurgia a Bologna, il 27 novembre del 1911, con la tesi “Sopra la diagnosi clinica e sulla cura delle
fistole congenite del collo con speciale riguardo alle fistole mediane
inferiori”, e dopo aver fatto corsi di specializzazione presso diverse cliniche
specializzate, apre insieme al padre la clinica privata Casa di Salute Ricci,
con l’assistenza delle Suore della Croce.
Un
personaggio il Ricci, molto vicino alle persone più abbiette e bisognose, tanto
da prestare servizio gratuito alle istituzioni di beneficenza e religiose,
quali l’Ospizio di Sant’Onofrio, i frati dell’Incoronata, le Suore della Croce
e le suore di S. Chiara.
Nel
1913 Filoteo Ricci viene nominato Cavaliere dell’Ordine d’Italia e, nello
stesso anno, fonda la sezione della Croce Rossa Italiana a Vasto, diventandone
anche Presidente. Durante la guerra del ’15-’18, adibisce la clinica per il
ricovero gratuito per i feriti di guerra; ottiene dalla Croce Rossa Italiana
due medaglie di bronzo. Partito per il fronte, dal 1916 al 1912 presta servizio
in zona d’operazione, fino a quando viene dichiarato inabile a causa di una
malattia contratta in servizio. Nel 1918
ottiene la Croce “Pro Ecclesia” e nel 1921 “Con
prontezza fascista prese parte all’azione contro i socialisti sia moralmente
che finanziariamente, con speciale protezione per gli Ordini Religiosi”.
Tra il 1926 ed il 1934, occupa altri incarichi importanti quale Consigliere
d’Amministrazione del Banco di Roma, Consigliere della Giunta Provinciale
Amministrativa di Chieti, Ispettore Guardia d’Onore, senza tralasciare
incarichi, a titolo gratuito, per il sociale ed i bisognosi della Capitale. Altro
riconoscimento importante, la Commenda dell’Ordine di S. Silvestro Papa,
ottiene il 31 marzo 1938.
Nel
1932 aderisce al Partito Nazionale Fascista e nel 1937, con delibera 1933 del
26 giugno, resa esecutiva dal Prefetto in data 16 luglio, viene nominato a
sostituire il Podestà di Vasto Scardapane. Per motivi professionali (in quel
periodo il medico vastese operava a Pescara), è costretto a rifiutare
l’incarico. Nonostante le insistenze del Podestà e delle altre cariche
istituzionali, Filoteo Ricci, con lettera datata 8 dicembre 1937, rifiuta
irrevocabilmente l’incarico: “Assolute
necessità di famiglia mi costringono a recarmi in Pescara e per questo motivo non ho né tempo, né
maniera di potermi occupare intensamente delle doverose pratiche, che la carica
di delegato Podestarile richiedono; e devo rinunziare alla nomina da Lei tanto
benevolmente conferitami”.
Seguendo
le orme del padre e del nonno, anche Alfonso Ricci, intraprende gli studi di
medicina presso l’Università di Roma conseguendo la specializzazione in
Radiologia Medica e Terapia Fisica. È sarà lui a prendere le redini della Casa
di Salute ancora per tanti anni, mettendo la propria esperienza e
professionalità al servizio della nostra città.
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