martedì 3 settembre 2013

CENT'ANNI FA VENIVA AVVIATA LA "CASA DI SALUTE RICCI", CON I MIGLIORI SPECIALISTI DA TUTTA ITALIA

Cento anni fa, nell’agosto del 1913, veniva inaugurata la Casa di Salute Ricci, fondata da Alfonso e Filoteo Ricci.
Percorrendo via Francesco Crispi, poco dopo il Monumento all’Emigrante, se volgiamo lo sguardo sulla fila di case sulla sinistra, ancora oggi possiamo notare, sulla facciata di un’abitazione a due piani, la scultura di un volto umano circondato da una corona di alloro. Nella
parte superiore dello stesso edificio, nonostante la tinteggiatura, è riuscita fuori una scritta che molti senz’altro ricorderanno: Casa di Salute Ricci.

Per tanti vastesi è ancora vivo il ricordo della famosa clinica privata, fondata nel 1912, e inaugurata nell’agosto dell’anno successivo, da parte dei benemeriti Filoteo Ricci, giovane neolaureato, e dal padre Alfonso, infaticabile dottore per 47 anni, al servizio dei più deboli, così come ricordato nella lapide collocata presso la tomba di famiglia, ed in quella ancora oggi visibile sulla parete del cortile interno del Convento dell’Incoronata:
AL BENEMERITO DOTTORE
ALFONSO RICCI
CHE PER MEZZO SECOLO
SPERANDONE PREMIO
NON DAGLI UOMINI MA DA DIO
IN QUESTO CENOBIO
SI PRODIGỎ NELLE CURE DEI RELIGIOSI INFERMI
I MINORI CAPPUCCINI
A TESTIMONIANZA D’IMPERITURA GRATITUDINE
XIV APRILE MCMXXIV
Alfonso Ricci morirà soltanto cinque anni più tardi l’apertura della Casa di Salute, lasciando sulle spalle del figlio l’onere di portare avanti la struttura, non molto grande, ma sempre all’avanguardia, per quanto riguarda le attrezzature mediche, ma anche dal punto di vista delle visite specialistiche, appoggiandosi ad illustri luminari provenienti da tutta Italia.
Filoteo Ricci nasce a Vasto il 1° aprile del 1880. Dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia a Bologna, il 27 novembre del 1911, con la tesi “Sopra la diagnosi clinica e sulla cura delle fistole congenite del collo con speciale riguardo alle fistole mediane inferiori”, e dopo aver fatto corsi di specializzazione presso diverse cliniche specializzate, apre insieme al padre la clinica privata Casa di Salute Ricci, con l’assistenza delle Suore della Croce. 
Un personaggio il Ricci, molto vicino alle persone più abbiette e bisognose, tanto da prestare servizio gratuito alle istituzioni di beneficenza e religiose, quali l’Ospizio di Sant’Onofrio, i frati dell’Incoronata, le Suore della Croce e le suore di S. Chiara.
Nel 1913 Filoteo Ricci viene nominato Cavaliere dell’Ordine d’Italia e, nello stesso anno, fonda la sezione della Croce Rossa Italiana a Vasto, diventandone anche Presidente. Durante la guerra del ’15-’18, adibisce la clinica per il ricovero gratuito per i feriti di guerra; ottiene dalla Croce Rossa Italiana due medaglie di bronzo. Partito per il fronte, dal 1916 al 1912 presta servizio in zona d’operazione, fino a quando viene dichiarato inabile a causa di una malattia contratta in servizio. Nel  1918 ottiene la Croce “Pro Ecclesia” e nel 1921 “Con prontezza fascista prese parte all’azione contro i socialisti sia moralmente che finanziariamente, con speciale protezione per gli Ordini Religiosi”. Tra il 1926 ed il 1934, occupa altri incarichi importanti quale Consigliere d’Amministrazione del Banco di Roma, Consigliere della Giunta Provinciale Amministrativa di Chieti, Ispettore Guardia d’Onore, senza tralasciare incarichi, a titolo gratuito, per il sociale ed i bisognosi della Capitale. Altro riconoscimento importante, la Commenda dell’Ordine di S. Silvestro Papa, ottiene il 31 marzo 1938.
Nel 1932 aderisce al Partito Nazionale Fascista e nel 1937, con delibera 1933 del 26 giugno, resa esecutiva dal Prefetto in data 16 luglio, viene nominato a sostituire il Podestà di Vasto Scardapane. Per motivi professionali (in quel periodo il medico vastese operava a Pescara), è costretto a rifiutare l’incarico. Nonostante le insistenze del Podestà e delle altre cariche istituzionali, Filoteo Ricci, con lettera datata 8 dicembre 1937, rifiuta irrevocabilmente l’incarico: “Assolute necessità di famiglia mi costringono a recarmi in Pescara e per questo motivo non ho né tempo, né maniera di potermi occupare intensamente delle doverose pratiche, che la carica di delegato Podestarile richiedono; e devo rinunziare alla nomina da Lei tanto benevolmente conferitami”.
Seguendo le orme del padre e del nonno, anche Alfonso Ricci, intraprende gli studi di medicina presso l’Università di Roma conseguendo la specializzazione in Radiologia Medica e Terapia Fisica. È sarà lui a prendere le redini della Casa di Salute ancora per tanti anni, mettendo la propria esperienza e professionalità al servizio della nostra città.

Lino Spadaccini






























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