giovedì 1 agosto 2013

In mostra "Vasto" di Nicola Palizzi del 1853, da poco ritrovato

Vasto, Nicola Palizzi, 1853

Particolare
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Grande serata di cultura ieri sera presso il Piccolo Circolo Garibaldino per l’inaugurazione della mostra intitolata “il Vasto nel Palizzi ritrovato”, a cura di Francescopaolo D’Adamo, in collaborazione con l’Associazione 72 dell’arte, incentrata sulla stupenda tela dipinta nel 1853 da Nicola Palizzi, proveniente dalla collezione privata di Stefano D’Adamo.
 “Sono rimasto meravigliato da questo quadro”, ha sottolineato il cav. Giuseppe Catania, presidente
Foto della presentazione>>>
dell’Assostampa vastese, in un breve saluto iniziale, “Credo che abbia un valore inestimabile. Effettivamente è un bel quadro dal cromatismo abbastanza semplice ma luminoso, ed un primo piano che da l’idea della trasparenza  ed anche della profondità”.
Subito dopo ha preso la parola Stefano D’Adamo, milanese di origini vastesi, che ha spiegato come è giunto in possesso dell’importante opera di Nicola Palizzi. “Il quadro è stato trovato a Milano”, ha spiegato il noto collezionista vastese, “Mi piacerebbe raccontarvi una storia affascinante, che magari sia stato trovato in qualche cantina o che sia stato trovato tra mille tele di poco valore. In realtà no! Il quadro proviene da una collezione molto importante ed è stato ritrovato da uno dei più grandi antiquari italiani. Sono stato avvisato, ho visto il quadro ed ho subito deciso di acquistarlo e portarlo a Vasto per condividerlo con voi. È stata un’iniziativa di Francescopaolo D’Adamo”, ha concluso Stefano D’Adamo, “un’iniziativa che vorrebbe essere anche uno stimolo a tutti quanti a cercare, a trovare e a conservare le cose belle di Vasto: sarebbe bello essere in un paese dove tutti avessero il gusto, la voglia e lo stimolo di non buttare, accantonare e non considerare ciò che è arte, cultura e collezionismo, ma bensì a conservarlo, a valorizzarlo, catalogarlo e anche condividerlo, con gli amici e con le persone che vogliono godere della vista di queste cose”.
A Roberta Presenza è toccato tracciare brevemente il profilo dell’autore del quadro, Nicola Palizzi, forse meno considerato e conosciuto, insieme all’ultimo genito Francesco Paolo, rispetto ai più noti Giuseppe e, soprattutto, Filippo.
Il quadro è del 1853, non è dato sapere se sia stato realizzato dal vero, durante un soggiorno a Vasto, oppure a memoria, anche se per la dovizia di particolari sembra prendere piede la prima ipotesi. Molto interessante l’accostamento con il quadro di Gabriele Smargiassi, conservato presso la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, “soprattutto per la differenza dei colori”, ha sottolineato Roberta Presenza, “molto più spente e pacate nello Smargiassi, e la suddivisione dei piani e le macchie di colore che troviamo nel dipinto di Palizzi, e che lo avvicinano a quelli che sono gli esiti della pittura della scuola di resina che è molto simile a quella dei macchiaioli toscani, cioè una pittura fatta a corpo, a porzione di colore. È piacevole vedere come uno stesso posto viene rappresentato in maniera così diversa a seconda degli occhi di chi lo guarda”.
Un doveroso ringraziamento all’ideatore dell’evento, l’arch. Francescopaolo D’Adamo, innanzitutto per la bella e suggestiva collocazione dell’opera all’interno della sala degli specchi del Piccolo Circolo Garibaldino, ma anche per aver organizzato questo grande evento culturale che darà la possibilità a molti vastesi di poter apprezzare un opera di assoluto rilievo. Se qualche anno fa, in occasione della mostra su Dante Gabriele Rossetti, in una metafora aveva affermato di aver portato a Vasto un “leone”, questa volta possiamo tranquillamente affermare che non è stato da meno.
Il quadro può essere visionato tutti i giorni dalle 19:30 alle 23:00 (ingresso gratuito) al Piccolo Circolo Garibaldino, vico Sinello (accesso da via Pampani), a due passi da piazza Caprioli. 


Lino Spadaccini


Cav. Giuseppe Catania


Roberta Presenza, Stefano D'Adamo










Beniamino Fiore


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