Anche la seconda rappresentazione di “Quasse
è”, commedia brillante di FP Sorgente allestita dalla compagnia “La Cungarelle ”, ha avuto
grande successo.
Le vicende nella casa di Trisìcce e Micchèle,
dove irrompono vari personaggi nella già turbolenta vita di coppia, ha
enormemente divertito il numeroso
pubblico dell’Arena alle Grazie che ha apprezzato l’impianto generale
dell’opera, il linguaggio puro e schietto del “Vastese” antico, le situazioni di vita quotidiana in cui
ognuno facilmente si riconosce.
A questo si aggiunga la capacità di recitazione ed il talento naturale dei protagonisti – in primis i due interpreti principali Luciano Marchesani
(Micchèle) e Orietta D’Aurizio (Trisicce) - che hanno dato grande spontaneità alla rappresentazione.
Ma gli obiettivi raggiunti da questo progetto
di teatro dialettale de La
Cungarelle ” sono molteplici. Il primo, il più immediato, è
l’aver offerto un prodotto di intrattenimento
molto gradito dal pubblico, testimoniato dall’altissimo numero di spettatori,
tutti a pagamento.Il secondo risultato è l’aver arricchito la
letteratura locale di una nuova commedia in puro dialetto vastese, recuperando
vocaboli, modi di dire e situazioni che danno una tipicità alla nostra vis
comica. Il terzo è l’aver creato una “compagnia” di …“amici” che durante le
prove si divertono e passano assieme allegre serate. (Loro stessi dicono che il
cosiddetto backstage spesso è più
divertente della commedia stessa).
Ma di questi risultati il più importante è il
recupero del dialetto vastese. Storicamente parlando, la commedia “Quasse è” di
FP Sorgente, non solo fissa al 2013 temi e problemi del nostro vivere
quotidiano (la crisi della coppia, il pettegolezzo paesano ancora
presente, l'emigrazione, la religione, la società multietnica, ecc.), ma fissa al 2013 anche il dialetto vastese "puro", parlato ancora da
migliaia di persone nella nostra comunità. E ciò non è cosa di poco conto, perchè nei
decenni a venire, quando il dialetto scomparirà totalmente, il video e il testo
di “Quasse è” diventeranno preziosi documenti per studiosi che vorranno
approfondire a livello accademico il nostro dialetto.
Fa piacere quindi che la compagnia “La Cungarelle ” e altre associazioni che si muovono sul
territorio, allunghino la vita del dialetto vastese, utilizzando la
rappresentazione teatrale che è il mezzo più idoneo per fissare la lingua e la
società di un tempo.
Anche se, lo diciamo con rammarico, sono questi
gli ultimi tentativi per salvare il salvabile perché la globalizzazione sta
spezzando il legame con le nostre radici,
con i nostri valori, con le nostre tradizioni. Allora salviamo la nostra
memoria! Salviamo il nostro dialetto, la lingua del cuore!
Nicola
D’Adamo
Nessun commento:
Posta un commento