"Provo un amore viscerale per Vasto", ma "purtroppo in questo splendido angolo ritrovo annualmente gli stessi problemi non risolti". E giù la lista!
riceviamo e pubblichiamo
Vasto, critiche per amore I villeggianti della zona “Il Gabbiano” della spiaggia di Vasto, che la notte del 28 giugno 2013 si sono visti portare via le attrezzature balneari dal blitz della Guardia Costiera, sono i più amareggiati e si sentono i più penalizzati. Provengono dalle zone interne, e tra loro un nutrito gruppo di Celenzani, ma anche dal Nord. Sono innamorati di Vasto, di questa splendida spiaggia, di questo panorama stupendo e vi trascorrono le vacanze ogni anno. «Provo un amore viscerale per Vasto –dichiara con tanto calore la sig.ra Rita Obino che vive in quel di Bologna- Qui ho comprato casa
17 anni fa e vi torno volentieri annualmente. Purtroppo in questo splendido angolo ritrovo annualmente gli stessi problemi non risolti». Racconta di essere stata protagonista, con i proprietari e residenti del complesso “Il Gabbiano” dal 1999 al 2005, nella lotta contro il degrado ambientale e la carenza dell’acqua. Progresso c’è stato da allora; molte famiglie hanno risolto il problema fornendosi di capienti serbatoi, ma quelle che per ragioni tecniche ne hanno di dimensioni ridotte sono in difficoltà perché l’interruzione della erogazione dell’acqua non viene preavvisata.«Ma come mai l’acqua torna miracolosamente ad essere erogata allorché utenti esasperati minacciano seriamente denunce?»
La
città e la spiaggia, continua la sig.ra Obino, dovrebbero essere pronte per il
turismo da maggio, visto che esso aumenta a giugno e diminuisce a luglio e
agosto per la crisi in atto. Lamenta che la spiaggia è sporca fino alla metà di
giugno, che le pensiline sono indecenti quasi dappertutto, gli orari degli
autobus sono affissi ad altezza tale da rendere quasi impossibile la lettura e
sino alla fine di giugno non si conosceva l’orario estivo. La pista ciclabile,
nel tratto con gli assi di legno, è diventata sconnessa. «Ancora i liquami! Dal
1999 il problema non è stato definitivamente risolto. Quando piove i liquami si
riversano lungo una passerella pedonale che porta al mare e sulla pista
ciclabile con gli odori che si lascia immaginare. E poi le dune! C’è di tutto
in mezzo alla fitta vegetazione! Che ci fanno quelle barche depositate in questo
avvallamento? Sono state sequestrate le attrezzature balneari, ed anche i
giocattoli per bambini, ma dove sono esposte le ordinanze che regolano il
comportamento sulla spiaggia libera? A
proposito, i titolari di concessioni ed ombreggi non dovrebbero esporre in modo
evidente e chiaro le tariffe applicate?» Fiera innamorata di Vasto la sig.ra
Obino tra villeggianti che fanno capannello e condividono.
L’Amministrazione
comunale ha prodotto uno sforzo notevole per risolvere il problema degli
scarichi a mare e purtroppo “Il Centro” di alcuni giorni fa riportava notizia
che il problema inquinamento a Fosso Marino e Buonanotte non è stato risolto.
È
indiscutibile la bellezza dell’insieme panoramico della città, costa e mare che
non deve essere appannata da macchie e imperfezioni curabili con maggiore
sforzo e sensibilità da parte di tutti. Merita attenzione e comprensione chi si
trova a vivere entro quella macchia visiva e quegli odori.
Rodrigo
Cieri
8
luglio 2013
1 commento:
Mi vedo costretto a ripetere un detto vaste:”e’ inutil ca ciffile canda l’asine ne vo beve” (è inutile cercare di far bere l’asino quando non vuol bere). Purtroppo non sono solo gli amministratori a non voler sentire ma anche i vastesi. Oltre al mio non avrà nessun commento e non perché quanto ha sollevato non è degno di nota e di consenso da parte dei vastesi. La nostra è una battaglia persa. Perché come mi ha scritto proprio oggi un amico vastese doc:” Viviamo in una cittadina da 40.000 abitanti quasi tutti anziani ed ormai abituati al completo rilassamento. Siamo penalizzati da una mancanza di gioventù' ormai fuori da Vasto.” Si Vasto è una città destinata alla desertificazione, perché i giovani migliori vanno via e “a nisciuno se ne importa”. Faccia una rapida inchiesta, quante coppie mature hanno figli residenti a Vasto? Resistono solo coloro che sperano in un impiego pubblico o semi pubblico tramite “baratto e/o amici”, ma alla lunga anche quei posti di lavoro scompariranno perché sovradimensionati o inutili per mancanza di utilizzatori. Se le posso dare un consiglio venda casa prima che venga svalutata perché ubicata in una “città fantasma”, io non lo faccio, anche se la tentazione aumenta anno per anno, solo per rispetto dei sacrifici dei miei genitori e nonni. Vasto ormai è una cittadina da “terapia intensiva” che si pensa di curare con il “brodetto”.
Posta un commento