Egregio Dr. Enrico Di Giuseppantonio,
se il
prossimo 30 Giugno, salvo ulteriori proroghe, la regione Abruzzo non formulerà una
proposta
seria, partecipata e condivisa per la perimetrazione del “parco nazionale della costa teatina”,
in subordine, sarà il ministero dell’Ambiente a farlo per il tramite di un commissario “ad acta”.
Il
silente immobilismo che è calato sull’argomento non è affatto un fattore
positivo perché, il commissario ministeriale, suonerebbe come un vero e proprio esproprio al sacrosanto diritto
dell’autodeterminazione che compete al territorio di programmare il proprio
futuro in termini di sviluppo socio – economico.
La
“minaccia” della nomina di un commissario da parte del Ministero appare come un
deciso diniego alla proposta avanzata a suo tempo dalla regione Abruzzo circa
un parco “ad isole” senza alcuna linea di contiguità e continuità; quella
scelta fu la risultante di un accesso dibattito tra favorevoli e contrari a
prescindere senza che fosse resa la possibilità di una sana verifica di merito
sulle potenzialità e negatività l’istituzione del parco potesse portare al
territorio.
Il
dibattito pubblico, inoltre, è stato poi confuso con altri progetti in itinere: la
rigenerazione della costa teatina, l’istituzione della “via verde” sull’ex
tracciato ferroviario che hanno alimentato nei cittadini elementi di poca
chiarezza sui contenuti aumentando le “grida” dei contrari e favorevoli a
prescindere.
E’,
pertanto, utile e necessario che Ella, caro presidente, si riappropri appieno
del ruolo istituzionale che Le compete ossia essere sintesi della
programmazione nello sviluppo di “area vasta” cui la provincia è stata da sempre
delegata.
Il ruolo
non sottrae nulla alla regione che dovrà formulare la proposta ma la coadiuva e
l’aiuta a trovare una sintesi istituzionale unitaria e partecipata ai comuni
interessati, al territorio sensibile ed ai portatori d’interesse.
Mi rendo
conto che il tempo rimasto è breve ma, a fronte di una azione decisa e concreta
a determinare una scelta ultimativa, possibile proroghe potrebbero essere
facilmente concesse.
Convochi un tavolo di lavoro alla
presenza di tutti gli attori interessati per un immediata verifica ed
intraprenda un azione corale e partecipata per arrivare alla formulazione di
una proposta sensata, partecipata e condivisa senza tentennamenti ne timidezze.
Se così
farà saremo al suo fianco nel doveroso sostegno politico ed istituzionale di
cui ha bisogno.
Cordiali
saluti.
Chieti 11 Giugno 2013
Camillo D’AMICO
consigliere
provinciale e capogruppo P.D.
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