Il tradizionale appuntamento con la Pasquetta, quest’anno ha avuto un sapore sicuramente diverso a causa della recente scomparsa di Enzo Ronzitti (Il Cavaliere). I figli e gli amici di sempre, hanno pensato bene di continuare questa vecchia tradizione, come lui avrebbe
NEI POST SUCCESSIVI LE GALLERIE FOTOGRAFICHE DEI GRUPPI
voluto, dedicandogli il canto della Pasquetta.
Partendo
dal solito ritrovo, davanti il portale della Chiesa di San Pietro, i figli di
Enzo, il Capitano (Tonino Di Santo) e gli amici, hanno suonato e cantato a gran
voce “La Pasquetta”, accompagnati dal cielo da Enzo Ronzitti, con il suo
vestito bianco, il tamburello, ed il sorriso che lo ha sempre contraddistinto.
Grande
entusiasmo anche in Piazza, intorno alle 19. Davvero tanta gente, in pochi
minuti si è riversata in prossimità del Bar Martone, per ascoltare i canti
della tradizione natalizia. La Pasquetta, lu Cape d’Anne e la Zingarella i
brani cantati a gran voce dal gruppo “Vasto com’era”, accompagnati da un
nutrito gruppo di musicisti armati di fisarmoniche, chitarre, trombe e
tamburelli.
Molto
apprezzato dalla gente soprattutto il canto della Zingarella, con le strofe
cantate e interpretate con maestria dalle potenti voci di Mastro Paolo Gileno e
Fernando Valentini, e dal piccolo Tommaso, che nonostante la tenera età, è già
da diversi anni al seguito del gruppo.
Lo
stesso gruppo in precedenza è stato protagonista all’interno della chiesa di
Sant’Antonio di Padova, per la diretta televisiva su TRSP.
Altri
gruppi si sono alternati in Piazza e in giro per i negozi a portare sana
allegria. In particolare, molto nutrito il gruppo guidato dal Maestro Di
Tullio, con la presenza di molti esponenti del Coro Polifonico Histonium e di
tanti ragazzi e giovani, con ogni tipo di strumento. A questo gruppo, al
termine del canto della Pasquetta, si è accodato Don Domenico Spagnoli e il
gruppo della parrocchia di S.Maria Maggiore, accompagnati da una simpatica
befana.
È
stata una bella serata di festa, molto apprezzata dalla gente, armati di
macchine fotografiche e telefonini per registrare questa tradizione ancora oggi
molto seguita.
Lino
Spadaccini
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