IL RITIRO DELLE DIMISSIONI DA PRESIDENTE
DELLA PROVINCIA DI CHIETI DA PARTE DI ENRICO DI GIUSEPPANTONIO SONO UN ATTO
DOVUTO E DI RISPETTO AL TERRITORIO ED AI CITTADINI CHE L’HANNO ELETTO.
“La notizia
della revoca delle dimissioni da presidente della provincia di Chieti,
presentate lo scorso 28 Dicembre 2012 da parte di Enrico Di Giuseppantonio,
erano un atto dovuto per il rispetto che si deve, ricoprendo questo prestigioso
incarico, al territorio amministrato ed ai
cittadini che l’hanno eletto. Solo
per dovere di cronaca prima di lui nel 2006, l’ex presidente Tommaso Coletti,
da senatore uscente rinunciò alla candidatura parlamentare, pur potendola
esercitarla questa scelta, e restò alla guida dell’ente. L’assunzione di certe
responsabilità producono il dovere del mantenimento delle stesse per l’intero
mandato. Nella corrente fase economica e sociale le difficoltà lo impongono
ancora più di prima. La vacatio dei quasi venti giorni di assenza dal timone
dell’ente ha ulteriormente peggiorato la già precaria salute della maggioranza che sorregge Di Giuseppantonio & soci, ha
reso ancora più lontana la percezione di un ente utile e presente
nell’affrontare i tanti problemi che il territorio avverte ed appaiono irrisolvibili, ha ulteriormente
appesantito la già debole autorevolezza e credibilità della provincia di Chieti
nei confronti della regione Abruzzo, ha aumentato in maniera esponenziale la
sfiducia dei cittadini verso la politica e le istituzioni. Noi speriamo che la
ripresa in carico del timone dell’ente da parte del presidente Di
Giuseppantonio, con la mente non più rivolta altrove, sostanzi un palpabile
colpo d’ala in termini di ripresa di credibilità, riavvio dell’iniziativa
politica ed istituzionale, recupero di autorevolezza e dell’autonomia perduta
in questi anni, si avviino i lavori pubblici da noi lasciati loro in eredità.
Laddove tutto ciò maturerà, da parte nostra, ci sarà fattiva collaborazione. Lo
faremo allo scopo di perseguire il necessario interesse generale e comune dei
cittadini. Se non sarà così utilizzeremo
gli strumenti della pubblica denuncia, della mobilitazione nel territorio e
delle iniziative insite nei regolamenti consiliari per mettere in crisi una
maggioranza già finita da tempo ma forse ancora cementata dal solo mantenimento
del potere.”
Camillo
D’AMICO
Consigliere
provinciale e capogruppo P.D.
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