riceviamo e pubblichiamo
ANCHE A VASTO CONTINUA
I docenti delle scuole superiori di Vasto ribadiscono il proprio dissenso e la propria indignazione nei confronti degli attacchi alla scuola pubblica e al diritto all’istruzione operati dal Governo.
La legge di stabilità, approvata in via
definitiva il
24 dicembre 2012, conferma la logica ragionieristica delle
politiche governative:
-dal
1 gennaio 2013 si avrà la riduzione del
FIS di 47,5 milioni di euro, che si va
ad aggiungere al taglio di 350 milioni del MOF, avvenuto per il ripristino
degli scatti di anzianità per il 2011;
-sono
previsti tagli crescenti al fondo per la valorizzazione dell’istruzione
scolastica, universitaria e dell’alta formazione artistica, musicale e
coreutica istituito solo un anno fa dalla legge di stabilità 2012: 83,6 milioni
di euro nel 2013, 119,4 nel 2014 e 122,4 nel 2015;
-per
il rifinanziamento delle scuole paritarie vengono assicurati 223 milioni di
euro, mentre alla scuola pubblica statale non è stato restituito nemmeno un
centesimo degli 8 miliardi tagliati dal precedente esecutivo.
I docenti di Vasto, con le delibere già adottate nei rispettivi collegi docenti,
intendono continuare a garantire il diritto all’istruzione (art. 34 della
Costituzione) attraverso il regolare svolgimento delle lezioni, proseguendo però con la sospensione delle
seguenti attività non obbligatorie :
·
Viaggi d’istruzione e visite guidate
·
Nuove adozioni dei libri di testo
·
Corsi di aggiornamento dei docenti e progetti extracurriculari che prevedono la
partecipazione retribuita di esperti esterni
Tale piattaforma comune non
esclude ulteriori forme di protesta (sospensione dei corsi di recupero e
sportelli didattici, dei progetti, delle attività di coordinamento, delle funzioni
strumentali etc. ) eventualmente
adottate dalle singole scuole in relazione alle rispettive specificità.
La sospensione di queste
attività – condivisa ormai da un crescente numero di scuole a livello nazionale
- è stata decisa come forma di sensibilizzazione dei cittadini e delle
istituzioni perché siamo convinti che una presa di coscienza collettiva e
trasversale possa ridare alla scuola
l’attenzione che merita e ai ragazzi la possibilità di vedere
ripristinato il diritto pieno e non discriminatorio allo studio, come sancito
dalla Costituzione.
I docenti ritengono
necessario condividere, ancora una volta, con gli studenti e le loro famiglie,
le motivazioni del loro profondo disagio al fine di ri-costruire e difendere,
strenuamente, una scuola pubblica di qualità che ridia dignità e speranza a
coloro che ci lavorano e a coloro che la frequentano e più in generale a
tutti coloro che ritengono che il progresso, la civiltà e la democrazia di un paese partano
proprio da qui: dalla forza della scuola pubblica. Coordinamento Docenti delle Scuole Superiori di Vastoceviamo e pubblichiamo
Nessun commento:
Posta un commento