Statua dell'Immacolata all'ingresso della Villa Comunale |
LA DEVOZIONE ALLA MADONNA A VASTO NEI SECOLI
Oggi,
8 dicembre, la Chiesa Cattolica festeggia l’Immacolata Concezione.
Come
ormai da tradizione, per iniziativa della parrocchia di S. Maria Maggiore,
questa mattina si ripeterà la cerimonia di deposizione di un omaggio floreale,
grazie all’ausilio di un’autoscala dei Vigili del Fuoco, alla statua della
Madonna presente a piazza Marconi, nei pressi dell’ingresso della Villa
comunale.
L’Immacolata
Concezione è un dogma cattolico, proclamato da
papa Pio IX l’8 dicembre 1854,
con la bolla Ineffabilis Deus, che
sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato
originale fin dal primo istante del suo concepimento.
Quattro
anni più tardi, nel 1858, con le apparizioni di Lourdes si ebbe una prodigiosa
conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine priva di ogni macchia del
peccato originale, e contribuì enormemente alla diffusione e alla devozione per
l’Immacolata, sia in Italia che nel resto del mondo cattolico.
In
seguito al dogma dell’Immacolata Concezione, imponenti festeggiamenti vennero
organizzati dal mondo cattolico in tutta Italia. Anche la nostra città si
adoperò al meglio per solennizzare l’avvenimento con varie iniziative promosse
dal Capitolo di S. Pietro, con la collaborazione dell’amministrazione comunale
e della Sotto-Intendenza. “Certamente
alla occasione della fausta ricorrenza nella quale è stato dichiarato Dogma di
Fede la credenza dell’Immacolato concepimento della SS.ma Vergine”, si
legge nella lettera datata 25 gennaio 1855, inviata dalla Sotto-Intendenza al
Sindaco di Vasto, “Ella si adopererà a
tutt’uomo col Reverendo Parroco, per festeggiare con tutta la pompa possibile
sì lieta congiuntura religiosa, facendosi sfoggio d’illuminazioni e di quanto
altro Ella saprà meglio designare col lodato Signor Parroco. Ora per
corrispondere alle lodevoli mire dell’onorevolissimo Signor Direttore del Reale
Ministero della Polizia Generale, e del Signor Intendente della Provincia, mi è
d’uopo pregarla perché si compiaccia riferirmi con dettagliato rapporto i
festeggiamenti che avranno luogo nella circostanza in questo Comune…”.
Tra
i documenti dell’Archivio Storico di “Casa Rossetti”, è conservata anche la
lettera d’invito a partecipare alla processione, rivolta al Sindaco di Vasto
dall’Arciprete Giuseppe Spataro: “La
prego d’intervenire a festeggiare nella Chiesa di S. Pietro, dove
attualmente uffizia il Regio R.mo
Capitolo; la dommatica definizione dell’Immacolatissimo Concepimento di Maria
Vergine e Madre; e poi corteggiare la sagra immagine della medesima nella
solennissima già pubblicata Processione; che dalla indicata Chiesa moverà nella
mattina di domenica prossima, dopo finita la Messa cantata, e pronunziato
l’analogo discorso. Ne accolga di buon animo le più distinte ben dovute mie
azioni di grazie”.
Facciamo
un salto di cento anni e passiamo al 1954, in occasione del primo Anno mariano,
indetto da papa Pio XII con l’enciclica Fulgens corona (8 settembre 1953), a
coronamento del primo centenario della definizione dogmatica dell’Immacolata
Concezione. L’Anno Mariano fu solennemente inaugurato dal Pontefice stesso l’8
dicembre 1953 in Santa Maria Maggiore e simultaneamente in tutte le diocesi
cattoliche del mondo. Le manifestazioni spettacolari di quell’anno furono
coronate da un vero rinnovamento spirituale e da una serie di iniziative
culturali, sociali e caritative.
Molte le iniziative organizzate nella nostra città,
soprattutto in prossimità delle date mariane.
“A Vasto”,
si legge sulle colonne per periodico Histonium,
“la Congrega di S. Antonio, custode d’una
vetusta tradizione, ha celebrato la eccezionale circostanza con la processione
dell’Immacolata. Tota pulchra es, Maria… si è cantato per le strade cittadine,
al seguito della bella Madonna dopo cento anni dalla definizione del Dogma. E
un po’ della bellezza, che aureola la sublime Creatura della terra e del cielo,
ricerchiamola, ricreiamola, risuscitiamola nelle case, dovunque una mamma, una
sposa porti silenziosamente i segni del sacrificio quotidiano accanto a noi, al
nostro lavoro, alla nostra giornata, dovunque una fanciulla porti il desiderio
d’un amore, che deve essere bello”.
In occasione della ricorrenza dell’Annunciazione, il
25 marzo, a devozione di Michele Zaccardi, con l’adesione del parroco di S.
Pietro, don Romeo Rucci, venne organizzata una processione, per le strade del
centro, con le statue di Maria SS. dell’Annunciazione e dell’arcangelo S.
Gabriele. Solo pochi giorni prima, per iniziativa della Parrocchia di S.
Giuseppe, una piccola statuetta della Madonna di Stella Maris, venne collocata
in una nicchia su Palazzo Nasci a Piazza del Popolo (poi crollata in seguito
alla frana del 1956), di fronte al mare, a protezione della vita e del lavoro
della nostra gente marinara.
Per questo grande evento di fede, il Maestro Antonio
Zaccardi compose l’inno “Alla Vergine Annunziata”.
Dal 10 al 21 novembre, a Santa Maria Maggiore, per
iniziativa del parroco, don Nicola Di Clemente, si svolse la missione solenne
predicata dai padri domenicani Raffaele Masini di Bologna, Gusmano Jezzi di
Modena e Egidio Ventramile di Napoli. Gli studenti, le mamme e tutta la
gioventù resero omaggio alla Madonna collocata a Piazza Marconi, ai piedi della
villa comunale, e in una casa nella stessa piazza, venne murata un’immagine
della Madonna con la seguente epigrafe
A RICORDO
DELLE SANTE MISSIONI
PREDICATE DAI PP. DOMENICANI
10 – 21 NOVEMBRE 1954
ANNO MARIANO
Un’altra
iniziativa, molto bella e partecipata, fu la visita della Madonna Pellegrina:
per diciassette giorni, la statua dell’Immacolata, prestata dal signor Esposito
Michele, peregrinò di casa in casa, in gran parte del centro storico, accolto
con amore e devozione dalle famiglie vastesi.
In
occasione della chiusura dell’Anno Mariano, dal parroco della cattedrale di San
Giuseppe, don Felice Piccirilli, venne organizzata una bella manifestazione di
fede a Piazza Caprioli. Per l’occasione, sulla facciata di una
abitazione, venne murata una delicata maiolica rappresentante la Madonna con
Bambino e sotto una piccola lapide con l’iscrizione PARROCCHIA CATTEDRALE /
CONSACRAZIONE / AL CUORE IMMACOLATO DI / MARIA / 8 – XII – 1954 / ANNO MARIANO.
Il 4 dicembre del 1955, alla presenza di S. E. Mons.
Giovanni Battista Bosio e P.Venanzio da Casacanditella, Provinciale dell’Ordine
dei Cappuccini, venne inaugurata la nuova Chiesa di Montevecchio, intitolata
alla Madonna Immacolata e San Francesco. Ma a causa del movimento franoso della
zona, la chiesa venne demolita qualche anno più tardi.
La
devozione dei vastesi verso l’Immacolata non finisce qui, basti ricordare che
prima della creazione della nuova parrocchia dedicata a S. Maria del Sabato
Santo, Mons. Vincenzo Fagiolo, in seguito all’espansione del rione San Michele
e Via delle Gardenie, nel 1982, istituì una nuova parrocchia con il titolo di
Maria SS. Immacolata.
Lino
Spadaccini
(CHIESA DI S .ANTONIO DA PADOVA) |
MADONNA PELLEGRINA 1954 |
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