mercoledì 5 dicembre 2012
Hai voglia a dire: “Esponi l’Arte!” o “Diamo alla città e alla gente Cultura!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Hai voglia a dire: “Esponi l’Arte!” o “Diamo alla città e alla gente Cultura!”
Di quando, con l’artista Tommaselli da Benevento, il dirmi ‘del Vasto’ non mi fu di vantaggio alcuno ma d’inevitabile disdoro
Certo che vedere, ed anzi di poter rivedere, anche soltanto per immagine, la sentinella fanciulla di Antonio Tommaselli che sta lì (o meglio, stava), come per un leggero passo di danza, fra le nuvole e sul lunato nostro golfo e mare, m’è parso bello... Rattristante, per duplice motivo, non meno. Dice bene l’Archidadamo del Vasto: “Fu per mia iniziativa, e
ve ne chiedo il merito”! Con quali difficoltà espositive e in quali miserevoli condizioni relazionali l’artista abbia potuto allora esporre le sue opere nella nostra città, almeno io, l’ho saputo dopo. Quando, nella mia località di residenza, da promotore culturale ho pensato di chiedergli analoga cosa, mi sono sentito rispondere, con tono cortese ma sconfortato e netto: - Grazie dell’apprezzamento e delle “belle parole”, ma ... viste le condizioni e tribolazioni sperimentate a Vasto, del resto solite e abituali per le pubbliche amministrazioni, ...preferisco di no, ...o senza doverne sopportare anche le spese, almeno! Alché, sapendo che l’Amministrazione del posto, per la quale chiedevo la disponibilità, fosse non diversamente imbelle sulla Cultura e assai poco disponibile a spendere per il necessario, non ebbi neppure la forza di mandargli a dire altro, se non un remissivo: - Come non detto, Tommaselli. Rinnovo la stima artistica, ma ... lasci stare! Va da sè che ho dovuto, quale vastese, provare una qualche vergogna e sicuro dispiacere nei confronti dell’artista e dell’uomo. Mi consolò allora il poter pensare che, quantomeno e fortunatamente, non mi fu a discredito l’essermi presentato a lui come concittadino e amico dell’ex assessore, con delega alla Cultura, Francescopaolo D’Adamo. Come dire, e meno male, che non tutti i vastesi, o chi per loro, ...stanno lì per nuocere!
Giuseppe F. Pollutri
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