Riceviamo e pubblichiamo:
La situazione della sanità si complica sempre più, per
carenza di fondi e per la disorganizzazione.
Lo scorso 22 novembre alle 11.30 avevo una prenotazione per
un esame audiometrico tonale presso l’ambulatorio audiometrico di Otorino a
Vasto. Dopo aver aspettato un’oretta fuori dell’ambulatorio - sulla cui porta c’era
scritto di non bussare, perché la documentazione sarebbe stata ritirata da loro
– chiedo lumi all’ambulatorio a fianco e vengo a sapere che lì non c’era
nessuno, per informazioni potevo rivolgermi a Otorino. Qui mi dicono che l’addetta
è malata e il servizio è stato sospeso, non si sa fino a quando. La procedura da seguire ora era quella di
ripassare per il CUP e rifare la prenotazione. Qui mi dicono che mi dovevo
rimettere in coda – se ne parla a febbraio 2013 ad Atessa o Lanciano – e che
per Vasto non potevano prendere prenotazioni. Non ho prenotato perché non mi sembra una cosa
giusta rifare la prenotazione. Io già l’ho fatta qualche mese fa ed è la ASL che mi deve dire dove andare
e quando fare l’esame già prenotato. Non devo rifare la coda. Poi io ho qualche problema a farlo in un altro ospedale, è un mio diritto sapere se e/o quando
l’ambulatorio audiometrico verrà riattivato a Vasto? A me sembra che questo sia
un caso di “interruzione di pubblico servizio”, anche perché non hanno avuto
neanche la bontà di avvertire i pazienti che l’addetta era malata e l’esame non
si poteva fare più.
LETTERA FIRMATA
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