domenica 21 ottobre 2012

Alla scoperta del Faro di Punta Penna che compie 100 anni: caratteristiche e funzionamento

Il reggente Biagio Santoro
Il Faro di Punta Penna si trova sotto le dipendenze del Comando Zona Fari Alto Adriatico di Venezia. Attualmente il personale civile è formato dal reggente, Biagio Santoro, e dal suo collega, Andrea Guida.
La struttura che vediamo oggi, non è quella originaria inaugurata nel 1912, in quanto durante il secondo conflitto mondiale, la parte superiore del faro venne fatto saltare dall’esercito tedesco. Il faro venne prontamente ricostruito e tornò a funzionare all’inizio degli anni ’50.
Il farista Andrea Guida
L’intera struttura è formata dal caseggiato più il faro. Tutti i fari sono diversi uno dall’altro: esiste un elenco dettagliato con le loro caratteristiche diurne e notturne. Per chi naviga, quando si avvicina a Vasto e nota le caratteristiche segnate sull’elenco, capisce subito che si trova nei pressi di Punta Penna. Stesso discorso per la notte, tutti i lampeggi sono diversi: ad esempio quello di Vasto ha la sequenza 0,3+4,7 per un totale di 5 secondi.
Il faro è alto 70 metri dalla strada e 84 metri dal livello medio mare. Per raggiungere la cima bisogna salire lungo 307 gradini a spirale. La lanterna è larga 3 metri (l’unico da 4 metri è quello di Genova, che è faro il più alto d’Italia) ed ha un’ottica rotante. Nella parte esterna del faro è presente una lanterna di emergenza che viene attivato in caso di guasto di quello principale.
La torre è realizzata in
mattoni a doppia camera, questo perché, a causa del vento, il faro è soggetto a forti oscillazioni. Per la sua altezza e le sue caratteristiche, in caso di temporali, il faro attira tutti i fulmini che cadono nel circondario. Per questo motivo è presente una gabbia speciale per far scaricare i fulmini, ma capita spesso che qualcuno riesce a passare e si propaga anche all’interno, come avvenne nel 1981, quando un fulmine scaricò tutta la sua potenza lungo tutti i cavi elettrici, fino alle caldaie poste in basso, provocando lo scoppio dei rubinetti.
Dalla cima del faro la vista è davvero straordinaria, anche se lascia l’amaro in bocca vedere le tante industrie e silos sparsi in prossimità della costa, che hanno contaminato nel tempo questo piccolo angolo di paradiso.
Lino Spadaccini
Il farista Andrea Guida


Il faro ha 307 gradini

il meccanismo del faro

Veduta dall'alto: la bellissima costa che contrasta con la zona industriale 









meccanismo

l'interno del faro



faro di riserva

Nessun commento: