Ma il direttore generale Zavattaro si difende : Zavattaro:
''Il riordino dei posti letto voluto dal decreto Baraldi, non è una nostra invenzione''
Nulla di definitivo e nessuna volontà della
Direzione Aziendale di penalizzare questa o quella struttura. E’ questo il
messaggio che filtra dalla Asl Lanciano Vasto Chieti in merito al piano di
riordino dei posti letto, che ha scatenato polemiche durissime.
«Il documento diffuso in questi giorni, in termini ancora di proposta – chiarisce il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro –, altro non è che l’applicazione dei contenuti del decreto commissariale emanato dall'ex subcommissario alla Sanità Giovanna Baraldi nel 2010 sulla razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera. La nostra Azienda, che non si era ancora adeguata ai parametri indicati, è stata sollecitata a rimodulare la dotazione di posti letto con ben due note pervenute qualche settimana fa, a firma dei competenti organi regionali, nelle quali viene fissato in 90 giorni il termine per applicare il decreto. Per adempiere a tale obbligo – spiega il manager – abbiamo elaborato una proposta che in questi giorni è al vaglio di sindacati, capi dipartimento, consiglio dei sanitari e comitato ristretto dei sindaci; questi in tempi brevissimi dovranno farci pervenire un parere, riferito essenzialmente alla ricollocazione delle attività, sulla quale possiamo confrontarci. Sui numeri complessivi, infatti, non c’è flessibilità, nel senso che il totale dei posti letto è vincolato alla programmazione regionale, e non potrà mutare».
Complessivamente a livello aziendale la manovra, più che tagli, produce un cambio di destinazione, perché riduce di poco il numero dei posti letto per acuti e aumenta quelli di lungodegenza e riabilitazione, assai sottodimensionati rispetto alle esigenze del territorio. Una scelta che rappresenta una risposta appropriata all’evoluzione dei bisogni sanitari, che vedono in cronicità e disabilità le nuove emergenze in tema di salute.
«Il documento diffuso in questi giorni, in termini ancora di proposta – chiarisce il Direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro –, altro non è che l’applicazione dei contenuti del decreto commissariale emanato dall'ex subcommissario alla Sanità Giovanna Baraldi nel 2010 sulla razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera. La nostra Azienda, che non si era ancora adeguata ai parametri indicati, è stata sollecitata a rimodulare la dotazione di posti letto con ben due note pervenute qualche settimana fa, a firma dei competenti organi regionali, nelle quali viene fissato in 90 giorni il termine per applicare il decreto. Per adempiere a tale obbligo – spiega il manager – abbiamo elaborato una proposta che in questi giorni è al vaglio di sindacati, capi dipartimento, consiglio dei sanitari e comitato ristretto dei sindaci; questi in tempi brevissimi dovranno farci pervenire un parere, riferito essenzialmente alla ricollocazione delle attività, sulla quale possiamo confrontarci. Sui numeri complessivi, infatti, non c’è flessibilità, nel senso che il totale dei posti letto è vincolato alla programmazione regionale, e non potrà mutare».
Complessivamente a livello aziendale la manovra, più che tagli, produce un cambio di destinazione, perché riduce di poco il numero dei posti letto per acuti e aumenta quelli di lungodegenza e riabilitazione, assai sottodimensionati rispetto alle esigenze del territorio. Una scelta che rappresenta una risposta appropriata all’evoluzione dei bisogni sanitari, che vedono in cronicità e disabilità le nuove emergenze in tema di salute.
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