sabato 8 settembre 2012

La storia del Tribunale di Vasto


Vasto e Lanciano. Un Tribunale è per sempre.
di Francescopaolo D'Adamo
A guardare l'agitarsi intorno alla questione della soppressione dei Tribunali, c'è da riflettere un po'. Eccitati gli animi degli avvocati, eccitati gli animi dei politici che quando sentono odore di pubblicità gratuita accorrono. Eppure ad allargare un po' la visuale sulla storia si scoprirebbero cose molto interessanti. Sui giornali del 1933 ad esempio si descrive una Vasto importante, attiva, in espansione, faro per il suo territorio. Si arguisce che si parli di una realtà rispettata, forse anche un poco temuta. Vasto centro più popoloso della provincia dopo il capoluogo. E ancora: Vasto centro culturale commerciale ed economico di un hinterland vastissimo di 40 comuni abruzzesi e forse altrettanti del Molise che ... preferiscono la nostra città per i loro traffici. Non bastasse: Vasto che con la stazione balneare ... accentra vere folle di villeggianti dalle zone limitrofe. Tutto questo argomentare per dire che poteva essere concreta la necessità dell'istituzione di un tribunale ... ma che dovendo perseguirsi i fini dell'economia generale dello stato, alla cui visione debbono sempre ispirarsi le richieste dei cittadini...potrebbe crearsi una sezione staccata del Tribunale di Lanciano. Undici anni dopo viene scritta una lettera. A scriverla è nientemeno che Federico Mola, Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale Lanciano. Intendo evidentemente fare dono di questa lettera a chi si occupa di gestire e valorizzare il fondo da lui lasciato ai posteri. Ebbene, Mola tra l'intristito e il preoccupato dice:Un grave delitto vuole perpetrarsi ai danni di questa vecchia e generosa Lanciano ... la perfidia di interessati politicanti, ben degni dei metodi fascisti non ancora aboliti, è riuscita a far porre in atto un decreto da ratificarsi, con cui si vuole ingiustamente mutilare per due terzi la circoscrizione territoriale del Tribunale di Lanciano, istituendone un altro a Vasto... E così prosegue:Vasto, con cui Lanciano è stata e vuole essere sempre solidale ha intatte ancora le sue risorse nel suo mare, ha la sua ricca produzione agricola che assicura l'esistenza del suo popolo, mentre tutta Lanciano vive quasi esclusivamente della vita forense. A pensarci adesso si fa fatica a crederci. Lanciano, città non più grande di Vasto ma considerata più importante, politicamente più pesante, solo una sessantina di anni fa ci invidiava perché a Vasto avevamo più opportunità. E adesso siamo come siamo. Siamo diventati la città delle “notti colorate” e della media distribuzione (quando ci va bene). Avevamo tante potenzialità da far fruttare, tanta energia da esprimere. È un fatto storico. Il mare era pescoso, l'agricoltura importante. Addirittura in un Italia povera, avevamo del vero turismo. Invece adesso
da Lanciano e da Vasto, si sente solo il lamento degli avvocati. Unito al loro, si sente quello sempre pronto degli amministratori. Amministratori che non sono stati in grado né di prevedere, né di prevenire e che adesso dimostreranno di non essere in grado né di riparare né di sostituire.



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