Vasto e Lanciano.
Un Tribunale è per sempre.
di Francescopaolo D'Adamo
A guardare l'agitarsi intorno alla questione della
soppressione dei Tribunali, c'è da riflettere un po'. Eccitati gli animi degli
avvocati, eccitati gli animi dei politici che quando sentono odore di
pubblicità gratuita accorrono. Eppure ad allargare un po' la visuale sulla
storia si scoprirebbero cose molto interessanti. Sui giornali del 1933 ad
esempio si descrive una Vasto importante, attiva, in espansione, faro per il
suo territorio. Si arguisce che si parli di una realtà rispettata, forse anche
un poco temuta. Vasto centro
più popoloso della provincia dopo il capoluogo. E ancora: Vasto centro culturale commerciale
ed economico di un hinterland vastissimo di 40 comuni abruzzesi e forse
altrettanti del Molise che ... preferiscono la nostra città per i loro
traffici. Non bastasse: Vasto che con la stazione balneare
... accentra vere folle di villeggianti dalle zone limitrofe. Tutto questo argomentare per dire
che poteva essere concreta la necessità
dell'istituzione di un tribunale ... ma che dovendo perseguirsi i fini
dell'economia generale dello stato, alla cui visione debbono sempre ispirarsi
le richieste dei cittadini...potrebbe crearsi una sezione staccata del
Tribunale di Lanciano. Undici
anni dopo viene scritta una lettera. A scriverla è nientemeno che Federico
Mola, Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale Lanciano. Intendo
evidentemente fare dono di questa lettera a chi si occupa di gestire e
valorizzare il fondo da lui lasciato ai posteri. Ebbene, Mola tra l'intristito
e il preoccupato dice:Un grave delitto vuole perpetrarsi ai danni di questa
vecchia e generosa Lanciano ... la perfidia di interessati politicanti, ben
degni dei metodi fascisti non ancora aboliti, è riuscita a far porre in atto un
decreto da ratificarsi, con cui si vuole ingiustamente mutilare per due terzi
la circoscrizione territoriale del Tribunale di Lanciano, istituendone un altro
a Vasto... E così prosegue:Vasto,
con cui Lanciano è stata e vuole essere sempre solidale ha intatte ancora le sue risorse
nel suo mare, ha la sua ricca produzione agricola che assicura l'esistenza del
suo popolo, mentre tutta Lanciano vive quasi esclusivamente della vita forense. A pensarci adesso si fa fatica
a crederci. Lanciano, città non più grande di Vasto ma considerata più
importante, politicamente più pesante, solo una sessantina di anni fa ci
invidiava perché a Vasto avevamo più opportunità. E adesso siamo come siamo.
Siamo diventati la città delle “notti colorate” e della media distribuzione (quando
ci va bene). Avevamo tante potenzialità da far fruttare, tanta energia da
esprimere. È un fatto storico. Il mare era pescoso, l'agricoltura importante.
Addirittura in un Italia povera, avevamo del vero turismo. Invece adesso
da Lanciano e da Vasto, si sente solo il lamento degli avvocati. Unito al loro, si sente quello sempre pronto degli amministratori. Amministratori che non sono stati in grado né di prevedere, né di prevenire e che adesso dimostreranno di non essere in grado né di riparare né di sostituire.
da Lanciano e da Vasto, si sente solo il lamento degli avvocati. Unito al loro, si sente quello sempre pronto degli amministratori. Amministratori che non sono stati in grado né di prevedere, né di prevenire e che adesso dimostreranno di non essere in grado né di riparare né di sostituire.
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