giovedì 26 luglio 2012

Vasto, i diplomati ragionieri di 50 anni fa si ritrovano


Erano ventidue, cinquanta anni fa, nell’anno scolastico 1961/62, gli alunni della classe V dell’Istituto Tecnico Commerciale sito nel Centro Storico di Vasto.
Cinquanta anni dopo, il pomeriggio del 21 luglio 2012, dieci di quei diplomati ragionieri si sono ritrovati presso la chiesa di Santa Filomena, in prossimità dell’ex edificio scolastico per la santa messa, poi una visita al nuovo Istituto Tecnico Commerciale, ove sono stati ricevuti dal Dirigente Scolastico prof. Fuiano, e infine una cena al ristorante. Quell’anno la classe era così composta: Canci Anna, Celenza Concetta, Cieri Donato Remo, Cupaiolo Giampiero, D’Annunzio Antonio, D’Annunzio Francesco, Di Virgilio Raffaele, Ferrara Angela, Fioravante Lucia, Garibaldi Bruno, Lattanzio Bruno, Longhi Giuseppe, Marcello Giuseppe, Marchione Antonio, Mariani Vittorio, Marino Angela, Notaro Luciano, Patriarchi Giovanna, Piccirilli Antonio, Sabatino Nicola, Trofini Giuseppe, Zaccaria Nicola.
All’appuntamento nella chiesa di Santa Filomena, alle 18.15, si sono presentati Cupaiolo Giampiero, D’Annunzio Antonio, Ferrara Angela, Fioravante Lucia, Garibaldi Bruno, Longhi Giuseppe, Marino Angela, Piccirilli Antonio, Trofini Giuseppe, Zaccaria Nicola.
La messa è stata celebrata da don Michele Ronzitti che,
nella sua breve incisiva omelia, ha dato il senso dell’incontro. Innanzitutto il ricordo dei tre ex alunni di quella classe che sono stati richiamati alla casa del Padre: Francesco, Luciano e Remo. La messa come preghiera e come ringraziamento perché dal successo del diploma ognuno ha intrapreso una sua carriera o continuando gli studi per conseguire la laurea o immediatamente si è inserito nel mondo del lavoro come professionista. Ognuno, formando anche una famiglia, si è realizzato. Ognuno ha trovato la sua strada nelle varie parti d’Italia. Non tutti, infatti, sono rimasti in zona. Ci si ritrova insieme, dopo tanti anni, perché si vuole riportare alla memoria i momenti belli della gioventù e le fatiche sui libri, ma anche perché ci si vuole bene. E bisogna volersi bene non solo come compagni di scuola ed ai compagni di scuola, ma anche come persone facenti parte della più ampia comunità secondo il messaggio evangelico. Un pensiero affettuoso il sacerdote ha rivolto a tutti i professori dell’epoca che si sono dedicati all’insegnamento con passione.
Sono grato a Nino D’Annunzio che mi ha offerto l’occasione di vivere una forte emozione invitandomi ad essere presente per mio fratello Remo, scomparso il 2 ottobre 1983, ancora vivo nel ricordo dei suoi compagni di scuola. Proprio da quella scuola ha acquisito quella preparazione e formazione che lo hanno reso ottimo professionista ancora apprezzato e ricordato e ottimo indimenticabile sindaco di Celenza.
A tutti gli ex di quella classe l’augurio di vivere una lunga e bella attiva vita di pensionati.
Rodrigo Cieri

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