Avevamo supplicato più volte il
primo cittadino e tutte le forze di maggioranza, durante un acceso Consiglio
Comunale, di non farsi dettare l’agenda politica dalle associazioni miste ai
partiti di Sinistra, di non farsi tirare la giacca in un eventuale comico ed
infantile ricorso al Tar, poiché si sarebbe trattato di un ricorso verso se
stessi, dopo i pareri favorevoli espressi durante la ben nota Conferenza di
Servizi. La sentenza prodotta dal Tar è un duro colpo non solo verso le
associazioni, verso il Comitato di Gestione di Punta Aderci ma, ciò che più ci
interessa e duole, verso l’Istituzione Comunale della Città del Vasto. Un’altra
colossale brutta figura (ad adiuvandum) che dimostra, ancora una volta, che
l’Amministrazione Lapenna, se resta a trazione sinistra, va incontro non
soltanto all’immobilismo ma persino al ridicolo. Riconosciamo al Pd di aver
espresso seri subbi sul ricorso, ma non è riuscito a impedirlo. Troppo timido,
il Pd, di fronte alle truppe di sinistra, abituate a procedere a testa bassa. Speriamo
che la sentenza porti consiglio, speriamo che serva ad aprire una seria
riflessione sulla confusa (per usare un eufemismo) gestione del Comitato di
gestione. Noi non siamo abituati a chiedere le dimissioni di nessuno e non
certo del Sindaco, che deve amministrare fino al 2016. Lapenna, però, dopo
questa sentenza, è chiamato a fare chiarezza e, se lo ritiene indispensabile, a
fare piazza pulita di quanti lavorano contro lo sviluppo di Vasto, contro
l’affermazione della città a vocazione turistica, ponendo veti e tirando freni
solo ed esclusivamente per una rendita di posizione elettorale che non ha più
ragion d’essere.
Nessun commento:
Posta un commento