Il
20 maggio scorso un nostro lettore, Giorgio Pietrocola, residente a Roma, ha
inviato una lettera indirizzata al Sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, all’Ufficio
Urbanistica, al blog NoiVastesi ed al sottoscritto, ponendo un quesito in
merito alla denominazione alquanto dubbia di una strada situata nei pressi di
Porta Nuova. «Gentili Signori – si
legge nella lettera del Pietrocola – nella
città di Vasto vicino Porta Nuova una piccola traversa di Via Roma
risulta attualmente intitolata a Francesco Pietrocola. Nonostante le mie
ricerche storiche sui Pietrocola, dei quali condivido il cognome, non
conosco nessun Francesco Pietrocola a cui potrebbe essere dedicata questa
strada ed ho motivo di ritenere che l'attribuzione sia il frutto di un banale
errore. Precedentemente infatti la targa della via, come ben risulta dalle due
foto sotto, riportava un approssimativo “VIA F. PIETROCO (LA)”, che dopo i
lavori di rifacimento della facciata di qualche anno fa, è diventato “VIA
FRANCESCO PIETROCOLA”».
Sollecitato
a districare questo problema, ho avvicinato i titolari del “Panificio Di
Lello”, i quali mi hanno spiegato che durante i lavori eseguiti alcuni anni fa
sulla facciata e le pareti esterne dell’edificio, sotto la vecchia scritta “via
F. Pietroco (la)” è stata trovata la vecchia denominazione della strada “Via
Gabriele Rossetti”. Vista l’interessante scoperta si è ritenuto opportuno non
coprire la vecchia scritta, ma aggiungere il termine “EX” per evitare
confusione sulla vera denominazione. Inoltre, ci si è posto il problema di
capire quale fosso il nome del personaggio a cui è stata intitolata la via e il
direttore dei lavori pazientemente si è rivolto prima in Comune, senza
successo, poi alla Polizia Municipale, in quanto loro avrebbero dovuto
possedere il registro storico delle vie cittadine. Ma il registro non è stato trovato
e un vigile (ma non ricorda quale) ha comunque confermato che si trattava di
“Via Francesco Pietrocola”. A questo punto, fidandosi dell’autorevole
informazione, è stata realizzata la targa attualmente visibile sulla parete.
Dalle
ricerche effettuate presso l’Archivio Storico di Casa Rossetti, sono emerse
alcune informazioni interessanti. Con delibera del Podestà Pietro Suriani, nel
settembre del 1931, la strada che va da Belvedere Romani a Via Magnacervo viene
intitolata “al nome immortale” di “Roma”. Nello stradario comunale, fino
all’anno 1944, lungo via Roma, sono presenti le seguenti vie: Via Bucci, Via
Domenico Rossetti, Via Gabriele Rossetti, Via Ugo Bassi, Via Buzio, Via
Custoza, Via Feltre, Via Frascone, Via Naventa, Via Nirico, Via Viti, Via Ciro
Menotti, Via Magnacervo.
Tutte
questi denominazioni sono ancora presenti a parte quella di Via Domenico
Rossetti, sostituita con via D. Majo, e quella Via Gabriele Rossetti,
sostituita con Via F. Pietrocola.
Le
successive ricerche presso il Comando di Polizia Municipale, l’Ufficio Anagrafe
e l’Ufficio Tecnico, non ha prodotto nulla di nuovo, se non un rimando tra un
ufficio e l’altro e qualche “non so”, “non ricordo”, oppure il classico “non
c’è nulla”. Quel che è certo è che dagli anni ’70 in poi, in tutti gli stradari
esistenti è indicato sempre “Via Pietrocola”, stessa denominazione che
ritroviamo ancora oggi sul computer del Comune, su Google Maps, o su qualsiasi
altro documento.
Per
avere la certezza sulla corretta denominazione della via occorrerebbe sfogliare
tutte le delibere dal dopoguerra fino alla data in cui è avvenuta la
variazione. Operazione praticamente impossibile, almeno fino a quando i
registri non passeranno nelle mani dell’Archivio Storico.
Il
dubbio rimane e, come evidenziato da Giorgio Pietrocola nella sua lettera,
trovandomi pienamente d’accordo, la “F.” dovrebbe indicare Floriano e non
Francesco. La motivazione è molto semplice, in quanto negli annali vastesi non
c’è nessun “Francesco Pietrocola” famoso o che si sia particolarmente distinto
nel campo medico, letterario o artistico, al contrario di “Floriano
Pietrocola”, dove ne troviamo ben due: un giovane municipalista vastese
(1779-1799), trucidato dai rivoltosi nei moti del 1799, ed un rinomato pittore
miniaturista (1809-1899), che ha lasciato la sua Vasto per intraprendere
l’attività artistica nella capitale partenopea.
Nel
nostro piccolo abbiamo cercato di smuovere le acque. Tutte le parti interessate
sono state informate. Se qualcuno in Comune vuole proseguire nelle ricerche ben
venga, anche se ne dubito fortemente. Ma il problema non
è limitato solo a “Via Francesco Pietrocola”, bensì a tutta la toponomastica
vastese che, come abbiamo più volte segnalato, andrebbe risistemata una volta
per tutte, attraverso cartelli idonei e con informazioni precise che non
lascino adito a fraintendimenti.
Lino
Spadaccini
1 commento:
Sono pienamente d'accordo con Lino Spadaccini, che ringrazio molto per il suo interessamento al problema, sull'auspicabile opportunità di sistemare la toponomastica locale. Questa infatti dovrebbe essere, almeno in parte, o comunque sarebbe bello se fosse, espressione consapevole del luogo, della sua cultura e della sua memoria storica e non certo vacuo riflesso di una burocrazia ipovedente.
Ho trovato interessante anche il fatto che in passato sia stata dedicata una via a Domenico Rossetti 1772-1816, poeta estemporaneo come i suoi fratelli, filosofo tragediografo, archeologo e avvocato, uno dei magnifici figli dei vastesi Nicola e Maria Francesca Pietrocola che crebbero in quella splendida dimora che ora è il Centro Europeo di Studi Rossettiani.
Peccato che poi si cambiò idea. Peccato anche che nessuna via sia stata dedicata all'altro fratello Antonio 1770-1853, il cui ritratto ad opera di Filippo Palizzi si può ammirare nella Pinacoteca Comunale, barbiere e "incolto natural poeta" che a differenza dei fratelli passo tutta la sua vita a Vasto e fu espressione della cultura popolare del suo tempo.
Giorgio Pietrocola
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