venerdì 6 luglio 2012

Mistero sul nome di una via: chi era questo Francesco Pietrocola?


Il 20 maggio scorso un nostro lettore, Giorgio Pietrocola, residente a Roma, ha inviato una lettera indirizzata al Sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, all’Ufficio Urbanistica, al blog NoiVastesi ed al sottoscritto, ponendo un quesito in merito alla denominazione alquanto dubbia di una strada situata nei pressi di Porta Nuova. «Gentili Signori – si legge nella lettera del Pietrocola – nella città di Vasto vicino Porta Nuova una piccola traversa di Via Roma risulta  attualmente intitolata a Francesco Pietrocola. Nonostante le mie ricerche storiche  sui Pietrocola, dei quali condivido il cognome, non conosco nessun Francesco Pietrocola a cui potrebbe essere dedicata questa
strada ed ho motivo di ritenere che l'attribuzione sia il frutto di un banale errore. Precedentemente infatti la targa della via, come ben risulta dalle due foto sotto, riportava un approssimativo “VIA F. PIETROCO (LA)”, che dopo i lavori di rifacimento della facciata di qualche anno fa, è diventato “VIA FRANCESCO PIETROCOLA”».
Sollecitato a districare questo problema, ho avvicinato i titolari del “Panificio Di Lello”, i quali mi hanno spiegato che durante i lavori eseguiti alcuni anni fa sulla facciata e le pareti esterne dell’edificio, sotto la vecchia scritta “via F. Pietroco (la)” è stata trovata la vecchia denominazione della strada “Via Gabriele Rossetti”. Vista l’interessante scoperta si è ritenuto opportuno non coprire la vecchia scritta, ma aggiungere il termine “EX” per evitare confusione sulla vera denominazione. Inoltre, ci si è posto il problema di capire quale fosso il nome del personaggio a cui è stata intitolata la via e il direttore dei lavori pazientemente si è rivolto prima in Comune, senza successo, poi alla Polizia Municipale, in quanto loro avrebbero dovuto possedere il registro storico delle vie cittadine. Ma il registro non è stato trovato e un vigile (ma non ricorda quale) ha comunque confermato che si trattava di “Via Francesco Pietrocola”. A questo punto, fidandosi dell’autorevole informazione, è stata realizzata la targa attualmente visibile sulla parete.
Dalle ricerche effettuate presso l’Archivio Storico di Casa Rossetti, sono emerse alcune informazioni interessanti. Con delibera del Podestà Pietro Suriani, nel settembre del 1931, la strada che va da Belvedere Romani a Via Magnacervo viene intitolata “al nome immortale” di “Roma”. Nello stradario comunale, fino all’anno 1944, lungo via Roma, sono presenti le seguenti vie: Via Bucci, Via Domenico Rossetti, Via Gabriele Rossetti, Via Ugo Bassi, Via Buzio, Via Custoza, Via Feltre, Via Frascone, Via Naventa, Via Nirico, Via Viti, Via Ciro Menotti, Via Magnacervo.
Tutte questi denominazioni sono ancora presenti a parte quella di Via Domenico Rossetti, sostituita con via D. Majo, e quella Via Gabriele Rossetti, sostituita con Via F. Pietrocola.
Le successive ricerche presso il Comando di Polizia Municipale, l’Ufficio Anagrafe e l’Ufficio Tecnico, non ha prodotto nulla di nuovo, se non un rimando tra un ufficio e l’altro e qualche “non so”, “non ricordo”, oppure il classico “non c’è nulla”. Quel che è certo è che dagli anni ’70 in poi, in tutti gli stradari esistenti è indicato sempre “Via Pietrocola”, stessa denominazione che ritroviamo ancora oggi sul computer del Comune, su Google Maps, o su qualsiasi altro documento.
Per avere la certezza sulla corretta denominazione della via occorrerebbe sfogliare tutte le delibere dal dopoguerra fino alla data in cui è avvenuta la variazione. Operazione praticamente impossibile, almeno fino a quando i registri non passeranno nelle mani dell’Archivio Storico.
Il dubbio rimane e, come evidenziato da Giorgio Pietrocola nella sua lettera, trovandomi pienamente d’accordo, la “F.” dovrebbe indicare Floriano e non Francesco. La motivazione è molto semplice, in quanto negli annali vastesi non c’è nessun “Francesco Pietrocola” famoso o che si sia particolarmente distinto nel campo medico, letterario o artistico, al contrario di “Floriano Pietrocola”, dove ne troviamo ben due: un giovane municipalista vastese (1779-1799), trucidato dai rivoltosi nei moti del 1799, ed un rinomato pittore miniaturista (1809-1899), che ha lasciato la sua Vasto per intraprendere l’attività artistica nella capitale partenopea.
Nel nostro piccolo abbiamo cercato di smuovere le acque. Tutte le parti interessate sono state informate. Se qualcuno in Comune vuole proseguire nelle ricerche ben venga, anche se ne dubito fortemente. Ma il problema non è limitato solo a “Via Francesco Pietrocola”, bensì a tutta la toponomastica vastese che, come abbiamo più volte segnalato, andrebbe risistemata una volta per tutte, attraverso cartelli idonei e con informazioni precise che non lascino adito a fraintendimenti.

Lino Spadaccini




1 commento:

Giorgio Pietrocola ha detto...

Sono pienamente d'accordo con Lino Spadaccini, che ringrazio molto per il suo interessamento al problema, sull'auspicabile opportunità di sistemare la toponomastica locale. Questa infatti dovrebbe essere, almeno in parte, o comunque sarebbe bello se fosse, espressione consapevole del luogo, della sua cultura e della sua memoria storica e non certo vacuo riflesso di una burocrazia ipovedente.

Ho trovato interessante anche il fatto che in passato sia stata dedicata una via a Domenico Rossetti 1772-1816, poeta estemporaneo come i suoi fratelli, filosofo tragediografo, archeologo e avvocato, uno dei magnifici figli dei vastesi Nicola e Maria Francesca Pietrocola che crebbero in quella splendida dimora che ora è il Centro Europeo di Studi Rossettiani.
Peccato che poi si cambiò idea. Peccato anche che nessuna via sia stata dedicata all'altro fratello Antonio 1770-1853, il cui ritratto ad opera di Filippo Palizzi si può ammirare nella Pinacoteca Comunale, barbiere e "incolto natural poeta" che a differenza dei fratelli passo tutta la sua vita a Vasto e fu espressione della cultura popolare del suo tempo.
Giorgio Pietrocola