mercoledì 4 luglio 2012

Luca Perrozzi: al meeting di Lindau, durante lo storico annuncio

Fisica: Cern, scoperta la “particella di Dio”

Bosone di Higgs esiste, previsto 48 anni fa

 (ANSA) - GINEVRA, 4 LUG - E' stata scoperta la ''particella di Dio'', ossia il bosone di Higgs grazie al quale ogni cosa ha una massa. L'esistenza della particella prevista 48 anni fa e' stata annunciata al Cern di Ginevra. I dati, accolti da un applauso fragoroso, sono stati presentati dagli esperimenti Cms, coordinato dall'americano Joseph Incandela, e Atlas, coordinato dall'Italiana Fabiola Gianotti. Entrambi indicano che il bosone di Higgs ha dimensioni comprese fra 125 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV).

Coincidenza tra lo storico annuncio e il meeting annuale dei giovani ricercatori con i premi Nobel.

Ieri sul sito Le scienze un’intervista video a LUCA PERROZZI che lavora al CERN proprio in uno dei due esperimenti relativi all’annuncio di oggi.


Luca Perrozzi ricercatore del Cern,
 al meeting di Lindau,  intervistato in video
 da Le Scienze,  sulla storica scoperta.

Speciale Lindau: aspettando Mr. Higgs

C’è grande fibrillazione tra i ragazzi che partecipano al meeting. Quando è stato scelto di dedicare l’appuntamento di quest’anno alla Fisica, o quando è stata decisa la settimana in cui si sarebbe svolto l'incontro, nessuno poteva prevedere che avrebbe coinciso con l’annuncio degli ultimi, si spera definitivi, risultati sulla caccia al bosone di Higgs. E invece i ricercatori che sono qui si trovano a vivere nella fortunata circostanza di assistere a un annuncio storico per la fisica come quello che verrà dato domani da Ginevra seduti accanto a 25 Premi Nobel, alcuni dei quali profondamente coinvolti nella storia della fisica delle particelle, a cominciare dall’italiano Carlo Rubbia. Così dalla mattina di oggi, martedì, i passaparola si sono intensificati e Martinus Veltman, Nobel nel 1999 per i suoi studi sulle proprietà delle particele subatomiche, ha scherzato a lungo, presentandosi sul palco con un giornale, per dire che la notizia ancora non c’è, ma domani…
E tra i giovani ricercatori di ogni paese ce ne sono alcuni, ovviamente, più coinvolti di altri dall’atmosfera che si respira. Come l’italiano Luca Perrozzi, che dopo il dottorato all’Università di Padova adesso lavora, guarda un po’, al CERN, proprio in uno dei due esperimenti coinvolti dall’annuncio di domani.

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