Domenico Cianci |
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Domenico, quali sono
stati i passaggi che da Vasto, ...Istonio, ti hanno portato in Estonia?
Io ho studiato Traduzione ed Interpretazione all’Università G.
D’Annunzio. Durante l'anno accademico 2003/2004 ho presentato domanda per il
progetto Erasmus ed ho vinto la borsa di studio per l'Estonia. Sinceramente,
l'Estonia e' stata una scelta dettata dal fatto che non desideravo andare in un
Paese, diciamo piu' "classico", come Spagna o Inghilterra, dove, avendo studiato inglese e spagnolo, avevo l'opportunita' di presentare la
domanda. Volendo andare altrove, avevo la scelta tra Islanda,
Estonia, Finlandia e Ungheria. In un primo momento volevo andare in Finlandia o
Islanda, ma poi parlando con il mio docente di Storia della Lingua Italiana e
con un mio amico che era stato in vacanza in Estonia, ho deciso per Tallinn.
L’inglese e lo
spagnolo sono state le lingue studiate all’università: è stato facile imparare
anche l’estone?
L'estone, se mi consenti il termine, e' una lingua
maledettamente complicata da imparare. E' una lingua che fa parte del ceppo
ugro-finnico e non e' una lingua indoeuropea. E' una lingua agglutinante, vale
a dire che si aggiungono morfemi alla radice delle parole per esprimere,
numero, quantità, preposizioni e via dicendo. La lingua estone ha, quindi, le
declinazioni come il latino, solo che ne sono 14. Il primo periodo facevo la
spesa con il dizionario tascabile, per capire (a parte cose ovvie) cosa stessi
comprando.
Di cosa ti occupi in
Estonia?
In 8 anni ho cambiato vari lavori. Ho lavorato presso la
catena alberghiera Hilton, come impiegato alle prenotazioni, poi presso Skype,
ho insegnato italiano all'Accademia delle Belle Arti estone. Attualmente faccio
il Customer Logistic Manager per la Ericsson. Ma la passione è sempre stata il
turismo. Dal 2005 sono guida turistica della città di Tallinn ed accompagnatore
sul Baltico. Infatti, ho sempre fatto la guida e l'accompagnatore durante le
stagioni estive. Successivamente nel 2009 ho aperto, con un altro collega
italiano, il mio tour operator incoming
per l'Estonia e il Baltico, sito internet http://www.ilovestonia.com/it/.
“Incoming” significa
che cercate clienti italiani per l’Estonia e il Baltico?
Sì, finora. Per
esempio il risultato migliore è stato quello di fornire i servizi alla
nazionale di calcio italiana qui in Estonia, quando ci fu nel 2010 un incontro
tra Estonia e Italia. C’è anche una
curiosità : fra poche settimane, in
agosto, arriverà anche il primo gruppo di turisti da Vasto, organizzato dalla
parrocchia di San Giuseppe. Ma la prossima tappa/obiettivo sarà quello di
cercare di mandare estoni e finlandesi a riposarsi al mare di Vasto !
Da italiano come ti
trovi in Estonia?
Ma qui non vorrei cadere sugli stereotipi classici, ad ogni
modo si vive abbastanza bene, la vita è tranquilla e senza stress, ma il tempo
e il calore umano/delle persone è completamente l'opposto dell'Italia e di
Vasto.
Che progetti hai per il tuo futuro?
Per il momento credo nel progetto del tour operator e penso,
vista anche la crisi in Italia, di rimanere ancora qui per altri 4-5 anni
almeno. Poi vorrei rientrare in Italia, possibilmente a Vasto o nelle vicinanze
e cercare un buon lavoro nel settore del turismo (assessore ? eheheh), ma al
momento la vedo ancora difficile. Il turismo si deve ancora sviluppare, la
gestione è come dire un po' a livello "familiare" Di idee comunque ne
ho tante...
E nel frattempo con
Vasto come la metti?
La metto che mi manca in generale e un po' la quotidianità
delle cose che ero solito fare li, come ad esempio uscire ed incontrare, anche
per caso, gli amici o dei conoscenti, il giornale e il caffè al bar, il clima
ed anche il cibo. Queste sono cose che a Tallinn possono accadere, ma più di
rado e le sensazioni sono diverse... anche la cucina estone è buona, solo che
il …brodetto e la pasta alla chitarra non esistono!
Cosa consigli ai
giovani che intraprendono l’università o sono in cerca di lavoro?
Il mio consiglio è quello di essere intraprendenti ed anche
testardi nel cercare di fare quello che veramente piace anche a costo di tanti
sacrifici iniziali, di non accontentarsi e di studiare almeno un paio di
lingue. Anche un periodo lavorativo all'estero è un'esperienza da compiere
assolutamente.
Ringraziamo Domenico
Cianci per la sua ampia disponibilità e
gli auguriamo una vita professionale ricca di soddisfazioni. Se poi riuscirà a
rientrare a Vasto con la sua attività, tanto meglio! Ad maiora!
NICOLA D’ADAMO
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