Nell’ambito
dei festeggiamenti in onore di Sant’Onofrio, come ormai da tradizione, non può
mancare la gara al “Palo della cuccagna”.
Quattro
i gruppi in gara quest’anno alla conquista degli ambiti premi: un prosciutto
intero ed ancora ventricina, salsiccia, una forma di formaggio, mortadella,
pane, biscotti, vino e birra. Dieci i premi messi in palio, opportunamente
collocati sul cerchio in cima al palo, utilizzando
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una comoda scala.VEDI FOTO ALL'INTERNO
In
apparenza arrampicarsi per prendere i premi sembrerebbe facile se non fosse per
il grasso spalmato per bene lungo il palo di legno.
Prima
di iniziare i giochi i concorrenti si preparano al meglio indossando indumenti
vecchi e che facciano il più possibile attrito, per avere una migliore aderenza
durante la salita al palo. Non mancano, sotto i vestiti, adeguate protezioni
soprattutto per le spalle ed i pettorali.
Ogni
squadra è formata da tre elementi: sotto c’è il componente più robusto, che da
la spinta alla persona più agile che salirà a prendere i premi, mentre al
centro l’altro componente che aiuterà a dare una ulteriore spinta, ma farà
anche da appoggio alla persona che prenderà i premi.
Nel
primo giro le squadre cercheranno di avanzare il più possibile, cercando di
togliere un po’ di grasso: ma la tattica è d’obbligo per evitare di dare troppo
vantaggio alle altre squadre.
Nel
secondo giro, grazie all’abilità dei concorrenti, si riuscirà ad arrivare fino
in cima e la prima scelta del premio è senz’altro quella del prosciutto. Ma ad
ogni salita potrà essere preso solo un premio così da
dare l’opportunità anche agli altri gruppi di prendere premi interessanti.
Questo
gioco ha radici assai lontane. Lo storico vastese Luigi Marchesani, nella sua Storia di Vasto, così la descrive: “Un alto albero da artimone, spalmato di
morchia, impiantato, sorregge con la cima il premio di quel garzone del basso
ceto, il quale avviticchiato all’albero, superando con lo sforzo muscolare la
lubricità, e su traendosi, perviene al favoloso paese della felicità, al
premio. Oh quanti garzoni, mentre il defaticato braccio al sospirato guiderdone
stendono, le gambe inavvedutamente rallentano, e giù scorrono avviticchiati
tuttavia all’ingrato albero! Qui vince la vigoria…”.
Allegria,
spensieratezza, spirito di gruppo e sana competizione sono gli ingredienti che
ogni anno accompagna la gara del “palo della cuccagna”, e questo grazie
all’Associazione Culturale “Amici di Sant’Onofrio”, che ogni anno la ripropongono
con rinnovato entusiasmo.
Lino
Spadaccini
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