Una festa ben riuscita, piena di grande calore ed
entusiasmo. Così si può sintetizzare la giornata vissuta ieri da parte di 250
dipendenti SIV di prima generazione che hanno partecipato al secondo raduno
organizzato dal Comitato “Amici della Siv” presso il Palace Hotel di Vasto Marina.
Un evento per sottolineare la ricorrenza del 50° di
fondazione della Società avvenuta il 23 maggio 1962.
Aldo Pellissoni ex direttore del Personale |
Aldo Pellissoni , presidente del Comitato, nel suo saluto,
ha evidenziato il prezioso apporto degli operai ed il responsabile ruolo dei
sindacati nello sviluppo della SIV, ricordando anche le figure manageriali che
ne hanno determinato la svolta in alcuni momenti storici, primo fra tutti
Franco Gringeri.
Nicola D’Adamo ha aggiunto che la storia della
industrializzazione Vasto inizia proprio nel 1962 con la nascita della SIV il
23 maggio, la costituzione del Consorzio Industriale il 10 giugno, la posa
della prima pietra del centro di Formazione dei Salesiani il 23 settembre,
l’avvio dell’Istituto Industriale il 1° ottobre; infine ha messo in risalto che
il valore della SIV è racchiuso nel suo famoso slogan negli anni 80: “Un’auto
su 4 in
Europa monta vetri della SIV”.
Oscar De Lena, con il supporto di un video, ha ripercorso
tutti i momenti più salienti della storia della società vetraria sia dal punto
di vista industriale che commerciale, tecnologico ed ingegneristico. I
partecipanti si sono visti passare davanti i loro occhi tutta la loro vita
lavorativa, dagli anni ’60 agli anni ’90.
Valeriano Moretti, che ha coordinato la tavola rotonda, ha
chiamato a parlare i protagonisti: operai, impiegati, sindacalisti, dirigenti, ognuno
dei quali ha messo in evidenza anche aspetti inediti di vita aziendale. Ma tutti
allineati su un concetto fondamentale: l’orgoglio della SIV nasce dalla “supremazia
tecnologica” della Società in Europa (e nel mondo ha aggiunto qualcuno) negli anni ’80, rispetto alle altre aziende
del vetro. E la tecnologia del vetro “made
in San Salvo” è stata inventata proprio dalle persone presenti in sala, ognuno
per la sua parte.
Umberto Marrami, che sta
iniziando una ricerca sulla storia della SIV, nel suo intervento ha chiesto la
collaborazione per un’indagine fra i dipendenti proprio su questi aspetti
storici. Si tratta di rispondere per iscritto a 5 domande su importanti aspetti
del “fenomeno” SIV. Chi vuole lo può contattare.
Dopo i ricordi, in sala convegni, il folto gruppo degli ex
SIV, si è trasferito in sala pranzo. Animazione spontanea, specialmente con il
“rumoroso” gruppo della Manutenzione.
Nel suo saluto finale, Marrami, particolarmente commosso, ha
avuto parole di ringraziamento per tutti, mettendo in risalto il forte senso di
appartenenza e il sentimento di riconoscenza che lega i dipendenti alla
Società.
Il prossimo Raduno era programmato fra tre anni, ma su
pressing dei gruppi si farà fra due anni.
Molto soddisfatto per la bella giornata l’intero comitato “Amici
della SIV” costituito da: Pellissoni Aldo, Marrami Umberto, Castaldi Giuseppe, Casanova Lucia, D'Adamo Nicola, D'Alfonso Nicolino,
D'Allievo Vittoriano, D'Annunzio Enzo, De Cinque Franco, De Lena Oscar, Di Fonzo Mauro, Macchiarola Michele, Madonna Giuseppe,
Marcello Gino, Michetti Antonio, Moretti
Valeriano, Ritucci Basso Lucio, Scopa Maria Pia, Sebastiani Osvaldo, Turchi Nicola, Zerra Franco.
Anni '60 (archivio Gino De Rosa) |
2 commenti:
IO NON FACCIO FESTA!
Perché non potrei anch'io, nonostante abbia lavorato quasi venti anni in questa azienda, far parte di questo gaudente gruppo che rivive assieme i migliori momenti della passata vita lavorativa? Perché io sono uno di quelli, forse l'unico, che prima la SIV e poi la Pilkington hanno deciso, tramite avvocati comprati e venduti, di sbarazzarsene; secondo l'avvocato della Pilkington, io valevo 700 mila Euro; ma il mio avvocato mi ha fatto licenziare dopo tre gradi di giudizio, per assenze ingiustificate; perché mi disse di rimanere a casa, di non andare in azienda; oggi mi ritrovo a 62 anni senza niente; anche la voglia di vendetta mi ha abbandonato; non ho neanche i venti anni di contributi; praticamente mi aspetta un futuro estremamente improbabile; come potrei fare festa assieme ai vecchi colleghi, che non sanno neaeche che fine io abbia fatto; purtroppo viviamo in un paese in cui le minime garanzie di sopravvivenza sono negate; mentre in alto continuano a depredare le tasche degli Italiani, chi come me ha perso tutto, viene abbandonato a se stesso e la società resta in silenzio a guardare, aspettando il tonfo che prima o poi ci sarà; mi vergogno di stare in un paese dove la dignità dell'uomo non vale più niente e dove i valori umani non rappresentano più niente.
perdonatemi se ho aggiunto un velo di tristezza al giusto clima di festa che merita i vostri incontri.
con affetto il vostro collega
Dott. Florindo Croce
PS: Chi voglia conoscere la storia della mia traversia lavorativa, l'ho narrato nel libro "LE BIANCHE COLLINE DI SOUTHPORT" Mi contatti al 348-6021260
Caro Florindo ,
due cose:
1. non tutti i matrimoni vanno a buon fine! A volte ci sono divorzi e problemi. Ciononostante l'istituto "Famiglia" continua ad esistere;
2. la manifestazione è stata organizzata da ex dipendenti SIV; non vorrei che si scambiasse il "comitato amici della SIV" - cioè i tuoi colleghi - per l'Azienda.
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