mercoledì 6 giugno 2012

Liste d'attesa, tempi troppo lunghi: ...e se fosse una tecnica per far fare le visite a pagamento?


Una normale ecografia di controllo di un operato di tumore prenotata ieri è stata fissata a Vasto per il 30 novembre 2012. Per un ecodoppler ci vuole più di un anno. La ASL deve solo dire onestamente se questo è uno stratagemma per tagliare le prestazioni, perchè certamente  non è questo il modo di assicurare un servizio. Sull'argomento ecco la difesa del Direttore sanitario
Tempi d’attesa, il Direttore sanitario Asl: ''Una valanga di prestazioni nelle nostre strutture, ma la domanda è fuori controllo''
«E’ nel governo della domanda il vero nodo dei tempi d’attesa: in assenza di
un filtro, qualunque offerta messa in campo risulterà insufficiente a risolvere un problema che non riguarda solo la Asl Lanciano Vasto Chieti, ma ha un rilievo regionale e nazionale»: sulla questione delle liste d’attesa interviene il Direttore sanitario della Asl, Amedeo Budassi, il quale, partendo da un’analisi oggettivi del problema, richiama le soluzioni già adottate, senza escluderne di nuove.
«Ci troviamo a gestire un’autentica esplosione di richieste - aggiunge - a fronte della quale il numero di prestazioni messo a disposizione dall’utenza risulta comunque inadeguato. Sull’ecodoppler, per esempio, a livello aziendale riusciamo a garantire 1.323 esami al mese, che non sono affatto pochi, ma lo diventano a fronte di un numero di richieste che sviluppano un’attesa pari a 5.882 pazienti. Lo stesso vale per le ecografie all’addome, dove le prestazioni mensili erogate sono 3.020 e le prenotazioni 5.055. C’è una sproporzione talmente esagerata che qualunque intervento migliorativo non riuscirà a ricondurre l’attesa entro tempi contenuti. Questo non vuol dire, però, che l’Azienda non stia cercando soluzioni, rivolgendo particolare attenzione alle attività che fanno registrare una domanda più elevata».
A tal proposito sono state già attivate le classi di priorità, un sistema di filtro che permette ai medici di medicina generale di prescrivere esami urgenti in relazione all’importanza e gravità del sospetto diagnostico, nel qual caso le prestazioni sono assicurate in un tempo massimo di 72 ore.
Buoni risultati sono stati ottenuti anche con il recall telefonico, il servizio che ricorda agli utenti l’appuntamento per una prestazione, chiedendo al tempo stesso conferma della disponibilità a effettuarla. Con i posti liberati a seguito di rinunci dei pazienti prenotati, sono state recuperate 252 prestazioni a marzo, 145 ad aprile e 339 a maggio.

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