RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
QUALCHE DOMANDA AL SINDACO LAPENNA E ALL’ASSESSORE ALLO SPORT SPUTORE
2. Questi imprenditori cosa vi
hanno risposto? Se vi hanno risposto negativamente, quali motivazioni hanno
addotto?
3. Essendo note le vostre qualità
dialettiche, con quali parole avete tentato di convincere gli imprenditori
eventualmente contattati ad investire nel calcio a Vasto?
4. Avete avuto modo di contattare
il sig. Travaglini, patron del Vasto marina, per vagliare insieme a lui e ai
dirigenti della società la possibilità di cambiar nome? Se li avete contattati
e vi hanno risposto negativamente, quali motivazioni hanno addotto? Quali
incisive parole avete usato per persuadere la dirigenza del Vasto marina a
cambiar nome?
5. Avete aderito alla cooperativa
che Prospero ha tentato di creare per far rinascere una squadra di calcio a
Vasto? Se non avete aderito, quali sono i motivi per cui non avete presentato
la pre-adesione? Se non avete aderito perché pensate che la mossa di Prospero
sia stata solo di natura politica – come pensava, scrivendolo sul proprio sito,
il vostro “compagno” Forte – perché non pensare che anche il boicottaggio della
proposta di Prospero sia di natura politica? (N.d.a.: tale domanda è stata già
posta al sig. Forte il quale però sul suo sito non pubblica domande “scomode”;
evidentemente non sa cosa rispondere o non accetta il contraddittorio).
6. Un anno fa (un mese dopo la
nomina della nuova giunta), alcuni tifosi hanno chiesto un incontro nel quale
il sig. Sputore ha detto che “alcuni tecnici del comune” (sono le sue testuali
parole, ma peccato non aver avuto quel giorno alcuna possibilità di registrare
la discussione), su suo incarico, stavano studiando la possibilità di creare una
sorta di “cooperativa” in cui i soci, però, dopo essersi volontariamente
impegnati, portassero avanti l’impegno economico (anche minimo, di 100 €, ad
esempio) per un lasso di tempo abbastanza lungo (10 anni). Ciò al fine di
programmare seriamente per un arco temporale ampio. A che punto è tale “studio”
da parte dei “tecnici” di cui Sputore parlava? Non vi sembra che questa idea
sia simile a quella avuta da Prospero? Non ritenete che insieme a Prospero si
sarebbe potuto analizzare meglio la situazione per cercare di far ripartire il
calcio a Vasto, unendo le forze? Premesso che versare una quota anche minima
per la squadra della propria città non è un obbligo, non pensate che per voi –
che tanto avete avuto da questa città in termini di voti –, “comprare” quote
anche minime di qualunque associazione sportiva, “partecipare”, con l’acquisto,
ad esempio, di un abbonamento, sia una questione di stile?
7. Nel programma della vostra
coalizione, a pag. 27, è scritto: «Premiare l’interdisciplinarietà (n.d.a.: è
corretto dire interdisciplinarità, ma lasciamo perdere l’italiano) delle
attività sportive è il primo passo e questo è raggiungibile promuovendo una
cabina di regia mediante l’istituzione di un’Agenzia comunale dello Sport e del
Tempo Libero». Nell’ultimo anno, quali attività formative sono state
programmate da questa “agenzia”? Quali eventi? Chi fa parte di questa Agenzia?
Dove è ubicata? Quante volte si è riunita? E quante volte è stato presente il
Sindaco e un suo delegato?
8. Sempre a pag. 27 del vostro
meraviglioso programma si legge: «Un altro aspetto fondamentale per la
diffusione dello sport è l’adeguamento dell’impiantistica sportiva che sarà
modernizzata». Che adeguamenti ci sono stati in questo anno in cui gran parte
dell’Abruzzo calcistico gode per il raggiungimento di importanti risultati
sportivi, tranne Vasto che vede l’“Aragona” desolatamente chiuso (o
semi-aperto, ma pur sempre deserto)? Se non ci sono stati adeguamenti al
glorioso stadio “Aragona”, presso quali impianti è intervenuta questa amministrazione?
9. Sempre a pag. 27 del vostro
favoloso programma si legge che «sarà importante la realizzazione di una
Cittadella dello Sport su terreni comunali […] da realizzarsi con “Finanza di
progetto”, ovvero, con azioni di partenariato tra il soggetto pubblico e
privati portatori di capitali e di gestione». Quali privati sono stati
contattati? A che punto sono le trattative per la creazione di questa
“cittadella dello Sport”? Quali terreni comunali avete individuato? Se nessuno
dei privati contattati ha risposto affermativamente, quali motivazioni essi
hanno addotto?
10. Continua il vostro programma:
«Un capitolo a parte merita l’affermazione delle discipline sportive della
città nei massimi livelli per qualsiasi sport e quindi non solo per il calcio,
ma oltre il calcio.» (Che significhi “oltre il calcio” francamente non mi è
chiaro da un punto di vista linguistico; forse vuol dire “anche per altri
sport”, ma lasciamo perdere l’italiano…) «La città riavrà la sua squadra di
calcio più rappresentativa ai massimi livelli ma con un progetto di
continuità.» A che punto è questo “progetto di continuità”? E, soprattutto,
quando la città riavrà la sua squadra di calcio, non ai “massimi livelli”, ma
semplicemente riavrà una squadra di calcio?
Personalmente, insieme ai
pochissimi tifosi rimasti (molti si sono “venduti” al silenzio, altri si sono
gettati sul Pescara o sulle solite squadre di serie A), attendo risposte chiare
ed univoche. Anzi, sarà un piacere qualora vogliate rispondere a tali domande
pubblicamente in una trasmissione televisiva di TRSP (mi accollerò tutte le
spese!) o davanti a qualunque telecamera, certo che, sorretti dalle vostre
capacità dialettiche, dalle vostre ragioni e dalla concretezza dei vostri
progetti, un contraddittorio con il sottoscritto non potrà che giovarvi per
chiarire le lungimiranti prospettive sportive (e magari non solo quelle) che
avete in serbo per l’immediato futuro.
O pensate di non riuscire a
confutare facilmente qualunque opinione un semplice interlocutore ribatta alle
vostre ampie e valide considerazioni?
Giovanni Felice

Nessun commento:
Posta un commento