Lo screening mammografico funziona eccome, e non
basta a inficiarne l’efficacia qualche sporadico disguido che si è verificato
nell’invio delle lettere di convocazione e che, peraltro, è stato immediatamente
sanato fissando un nuovo
appuntamento alle pazienti che non avevano potuto
eseguire l’esame. Questa la risposta dell'Azienda sanitaria in merito alle
contestazioni che denunciavano una situazione confusa nell’organizzazione dello
screening, che, com’è noto, dopo uno stop di alcuni anni è stato riavviato
finora nella sola Asl Lanciano Vasto Chieti, l’unica che abbia cercato di
mettere in campo una soluzione organizzativa in grado di riprendere gradualmente
l’attività di prevenzione in campo senologico. «La confusione non è certamente nostra – sottolinea Marzia Muzi, radiologo, referente aziendale per lo Screening – perché abbiamo stabilito corsie e turni diversi per le donne che hanno esigenze differenti. Pertanto, pur garantendo una prestazione comune a tutte, la mammografia, le pazienti seguono un percorso diversificato, modulato sulle esigenze di ognuna: così in giorni specifici e in fasce orarie stabilite vengono eseguiti gli esami per le pazienti operate, per la senologia clinica e per lo screening. Una tale organizzazione non può essere etichettata come una situazione pasticciata e poco funzionale, perché è proprio con questa modalità che riusciamo a dare alle donne risposte appropriate alle loro necessità, grazie anche alla collaborazione con l’associazione "Gaia" e con il personale delle Radiologie che ha permesso di istituire liste aggiuntive riservate a tutte le donne operate di tumore al seno».
Il progetto di screening, pertanto, non solo non si è arenato ma continua a raccogliere un tasso di adesione pari al 66% sulle chiamate giornaliere, un risultato più che incoraggiante raggiunto grazie alla chiara volontà della Direzione della Asl di investire sulla salute delle donne e sulla prevenzione. Lo dimostra anche l’istituzione della "breast unit", il polo senologico in fase di realizzazione a Ortona, che garantirà la conformità a standard internazionali che solo poche strutture riescono a offrire.
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