domenica 15 aprile 2012

Procura della Repubblica: sotto sequestro due complessi edilizi


Dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Ufficio del Procuratore della Repubblica, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
In data odierna la Procura della Repubblica dì Vasto ha eseguilo il sequestro preventivo di due complessi edilizi in fase di costruzione sulla zona costiera di Vasto.
Si tratta di due vicende separate, nelle quali
si contesta l'aggiramento di vincoli normativi e la realizzazione di residenze private in aree vincolate e nelle quali, comunque, queste non sono consentite dallo strumento urbanistico.
La prima riguarda la realizzazione di un complesso residenziale denominato "Residence Plaza" sorto sulla collina di Montevecchio, in un'area destinata a strutture turistico-ricettive. I reati contestati nel provvedimento emesso dal Gip di Vasto riguardano una lottizzazione abusiva e un intervento edilizio illegittimo poiché consistente nella costruzione di villette ad uso di civile abitazione in una zona a vocazione turistica. In totale sono stati sequestrati 42 immobili e le strutture pertinenziali del complesso.
Nella seconda vicenda si contesta, oltre alla violazione del vincolo paesaggistico, di avere realizzato nuove costruzioni in una fascia costiera quella adiacente a contrada "Canale" - nella quale queste sono vietate dallo strumento urbanistico. In particolare sono state sequestrate cinque corpi di fabbrica destinati a civile abitazione.
Le indagini svolte dalla sezione di p.g. della Procura, con l'ausìlio della Compagnia della Guardia dì Finanza nel primo caso e della Capitaneria di Porto nel secondo, sono state supportate da perizie tecniche.
Il Procuratore della Repubblica 
Francesco Prete 
13 aprile 2012


16 commenti:

Alessandro ha detto...

E solo adesso se ne sono accorti? Eppure è una zona molto visibile. Possibile che si accorgono di abusi edilizi soltanto quando le costruzioni sono quasi ultimate?

Ciccosan ha detto...

E' un classico; forse qualche equilibrio di interessi si rompe, ... una lettera anonima ... et voilà.
Qualche mese o anno di fermo e poi tutto ricomincia, grazie al cavillo prodigiosamente scoperto dall'abile avvocato specializzato in simili avventure giudiziarie. A Vasto di esperienza ne avranno accumulata molta.
Ma questo ennesima vicenda mi ripropone la domanda sull'utilità di tutti questi movimenti ecologisti, naturalisti, salutisti ecc., questi comitati e comitatini, queste foto con visi seriosi e busti "imbòttati" con bandiere di sfondo, questi tavolini in piazza, queste lettere e comunicati sventolati su tutti i blog che ripetono le stesse cose cambiando la salsa.
Oggi sono tutti focalizzati sulla centralina a biomasse di Punta Penna: l'ultima fortezza, il Piave dove non passa lo straniero, fosse una panetteria o una raffineria; ma dove c.. stavano mentre si divoravano la vera ed unica bellezza della costa vastese: la scogliera, dalla sirenetta a sud del porto, con abitazioni a pochi metri dal mare.
Altro che Punta d'Erce. Di posti simili a questa punta, e pure più belli, ce ne sono a diecine lungo l'Adriatico. Basterebbe vedere il Conero dalle parti di Ancona.
Ma pochi posti possono competere con la nostra scogliera; anzi potevano, perchè adesso la via verde (ex tracciato FS) servirà per farci "ammirare" dall'alto le belle ville che decorano la costa.
E dov'erano quando hanno assalito Montevecchio, massacrando uliveti secolari senza nemmeno preoccuparsi di dove finivano i loro scarichi fognari?
Qualunque cosa abbiano fatto è stato poco e insufficiente. Perchè dovrebbero essere credibili ora?
Bello venire immortalati ora sui fogli locali con l'aura degli eroi per una centralina da 4 MW.

maria ha detto...

Qualcuno, forse, era impegnato con le planimetrie della propria casa a Montevecchio o alla marina.
In tal caso, Bisognerebbe comprenderli! Non è facile seguire tutti i lavori ed occuparsi anche della salvaguardia dell'ambiente.
Questa, ovviamente, è una ipotetica congettura...
Ma non sarebbe male scoprire e sapere quanti tra i grandi nomi contro la "centralina" hanno casa di "nuova" costruzione a Montevecchio... o magari a Punta D'Erce...
Che poi, è una emozione legittima difendere il proprio territorio da ciò che non piace personalmente...
Ma il punto è proprio tutto qui... ciò che piace o non piace personalmente, che lo si fa divenire un non piacere di molti per difendere ciò che solo noi potremmo veramente godere...

Ciccosan ha detto...

Negli anni '60 e '70, io come tanti amici vastesi, studiavamo fuori, nelle università di Bologna, Milano, Urbino ecc.
Se ce ne sono che leggono questo blog, raccontino cosa vedevamo quando tornando per le vacanze, ci affacciavamo tutti ai finestrini del treno e ci guardavamo sotto la costa scogliera, senza staccarci fino a quando il treno si fermava alla stazione della marina.
E mentre guardavamo facevamo già i programmi della mattina dopo, indicandoci a vicenda il punto dove ci saremmo ritrovati.
Il macchinista sembrava favorirci in questa osservazione, perchè a causa della vicinanza a zone scoscese, la velocità del convoglio era sempre bassa e potevi vedere come erano cresciute le sterpaglie e come a malapena potevi scorgere le viarèlle che scendevano verso gli scogli.

Alessandro ha detto...

Cicco ha sicuramente ragione quando critica l'ambientalismo unilaterale, quelli che guardano il dito e ignorano la Luna. Dall'altro però anche lui cade nella stessa trappola quando, mettendo troppa enfasi nella critica ai movimenti ambientalisti, non menziona la cattiva politica locale che da sempre ha permesso lo scempio del territorio e la politica nazionale che con i vari condoni ha avallato l'abusivismo.

Ciccosan ha detto...

Siamo alle solite: se critichi una parte vuol dire che sei favorevole all'altra.
Critico gli ambientalsti della domenica, quelli che ricercano la visibilita con un mazzo di girasoli tra le mani, che trombati in politica si riciclano nei comitati cittadini, che dicono no perchè il si lo devi spiegare, ecc. E si gonfiano memtre attorno cresce indisturbato il mostro che dicono di combattere.
I politici fanno il loro comodo perchè molti entrano in politica proprio per farlo, e tanto più facilmente lo realizzano quanto più innoqui sono gli sventolatori di bandiere.

Aveva detto bene: come si fa a non accorgersi di un edificio in costruzione. Questo è il punto.
Ha mai sentito di condoni di scavi di fondazioni iniziate senza permesso? Io no; arrivano sempre dopo il terzo o quarto piano. Prima nessuno vede, nessuno sa, nessuno pensa alle ruspe o, quando necessario, alla dinamite.
Il condono arriva dopo che qualcosa è cresciuto indisturbato; se invece fosse stato soffocato in culla il condono non avrebbe avuto ragione d'essere.

Alessandro ha detto...

"Siamo alle solite: se critichi una parte vuol dire che sei favorevole all'altra."
No, la tua deduzione è arbitraria. Io semplicemente intendevo la necessità di una equa ripartizione delle responsabilità. E la politica ne ha sicuramente molte.

La tua critica ai movimenti ambientalisti è eccessiva. L'impegno civile in ogni caso è lodevole e non va sbeffeggiato. Nello stesso tempo ribadisco che hai perfettamente ragione quando denunci la mancanza di percezione dei veri problemi della città. L'impatto ambientale delle biomasse è sicuramente di molto inferiore rispetto alla cementificazione selvaggia.

"Ha mai sentito di condoni di scavi di fondazioni iniziate senza permesso? Io no;"
Ecco il Cicco ingegnere: sempre preciso e con cognizione di causa, ma il punto non è l'aspetto tecnico dei condoni, quanto quello morale. Condonare vuol dire assolvere l'anarchia edilizia, trasmettere il seguente messaggio devastante: i furbi la spuntano sempre.

maria ha detto...

"L'impegno civile è lodevole e non va beffeggiato"... ecco la motivazione di quanto sia facile, oggi, divenire ambientalista... Ma chi o cosa è realmente un ambientalista?
Lottare e parlare quotidianamente dell'uso e sopruso di raccomandazioni e chiusure di occhio sia per il lavoro, soprattutto per il lavoro e poi, anche per queste situazioni in cui nessuno vede e nessuno sente, è essere ambientalista?
Si se non ci si mettono in mezzo le raccomandazioni per il lavoro di cui nessuno ne vuole mai parlare fino in fondo, a meno che non si tratti del Trota o velatamente del figlio di Di Pietro?
Fammi capire (scusa il tu, ma ricordo vagamente in altri commenti l'uso reciproco del tu) cosa vuol dire salvaguardare l'ambiente, perchè ancora non l'ho capito!

Alessandro ha detto...

Il punto non è tanto nella definizione di salvaguardia ambientale - ma cercherò comunque di darne una definizione- quanto dell'importanza dell'impegno civile in sé. Preferisco l'impegno, anche per cause che non condivido, piuttosto che il disimpegno.
Per salvaguardia ambientale, invece, intendo lo sviluppo sostenibile. Non abbiamo alternative. Fino ad ora lo sviluppo è stato cieco e ne stiamo pagando le conseguenze. E' necessario fare i conti con l'ambiente e calibrare le scelte avendo come riferimento l'impatto ambientale. Delle volte l'ambiente è visto come un ostacolo al progresso, diversamente può diventare anche un'opportunità economica e in questa direzione dovrebbe orientarsi l'ambientalismo.

maria ha detto...

Quindi, la "centralina" il fotovoltaico e le pale eoliche, rientrano nello sviluppo sostenibile, giusto?
Le colate di cemento e le mezze approvazioni per poi tentare di ovviare coi condoni, invece, rientrano nella politica (malapolitica, o politica di una volta) e cozzano ogni tanto con l'impegno civile...
Perchè l'impegno civile è fatto da persone che non sono appartenenti a rinomati partiti politici ma solo a movimenti... e non basta parlare, informarsi o discutere per essere definito uno che si impegna, ma bisogna per forze di cose essere presenti alle manifestazioni organizzate (da non partiti ma da associazioni e movimenti)... diversamente, si è solo, o politici o perditempo e scocciatori...
Ci sono momenti in cui, quando sento tanti discorsi su questi argomenti comprendo solo questo, purtroppo... sarà un mio limite!

Alessandro ha detto...
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Alessandro ha detto...

"Quindi, la "centralina" il fotovoltaico e le pale eoliche, rientrano nello sviluppo sostenibile, giusto?"
Certo, così come la filiera corta, una diversa agricoltura, il controllo delle nascite su scala mondiale, la riduzione del consumo di carne e della pesca forsennata, ecc., ecc.
Ma non bisogna ideologizzare. Queste sono misure caldeggiate dalla comunità scientifica al di là dell'appartenza a gruppi ambientalisti.

Il resto sono tue personali conclusioni che non riflettono il mio pensiero. Forse questo è il limite: quello di andare troppo oltre rispetto a quanto affermato.

maria ha detto...

Non alludevo al tuo pensiero ma al pensiero in generale... o generalizzato se vogliamo.
Dopo essere stata bannata in altro sito, con la giustificazione di ripetuti off. topic... (tipo nel caso di questo post dove ho voluto spostare l'attenzione anche su forme diverse di dove può portare la corruzione ed il non guardare mai oltre e mai prima, anche inerente al lavoro, ed il nono voler accettare la visione delle cose sotto un unico punto di vista) accusata di stare sempre in mezzo ai piedi, offesa ecc. direi che mi esce spontaneo, quasi, esprimere il come leggo alla fine il ripetuto difendere l'impegno civile, specie in queste e per queste ultime situazioni inerenti l'ambiente vastese soprattutto. (che poi, di certo, qualche cavolata l'ho detta di sicuro anche io... mica ne sono immune)
Mi è uscito un post un po' rabbioso, ma non era certo verso la tua persona.

Alessandro ha detto...

Per fortuna che in questo blog non viene bannato nessuno e questo fa onore a chi lo gestisce. La rabbia è umana e a volte ci disorienta rispetto a quello che è in discussione. Capita a tutti e mi ero reso conto di non essere il bersaglio di quella rabbia. :)

Davide Delle Donne ha detto...

Si rivede un po' di vita ! 14 commenti sono un record!

Alessandro ha detto...

...tutto merito mio!!! ;)