Buon
riscontro di pubblico, con la presenza di tanti
studenti dei plessi vastesi, per la 20ª Giornata di Primavera, appuntamento annuale promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano. Per l’edizione 2012 sono state aperte le porte ad uno dei gioielli presenti nella nostra città: il Parco Archeologico delle Terme Romane dell’antica Histonium. Attrazione principale l’imponente mosaico del Nettuno, tra
i più grandi dell’Italia adriatica.
studenti dei plessi vastesi, per la 20ª Giornata di Primavera, appuntamento annuale promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano. Per l’edizione 2012 sono state aperte le porte ad uno dei gioielli presenti nella nostra città: il Parco Archeologico delle Terme Romane dell’antica Histonium. Attrazione principale l’imponente mosaico del Nettuno, tra
i più grandi dell’Italia adriatica.
Il
grande complesso termale, risalente al II secolo d.C., è tornato alla luce nel
1974, durante i lavori di demolizione di alcuni edifici danneggiati dalla
grande frana del 1956, nell’area dell’ex Istituto Tecnico “F.Palizzi”, in
prossimità della chiesa di Sant’Antonio di Padova. Lo scavo portò in superficie
il sistema usato per riscaldare gli antichi edifici termali, oltre ad una sala
con pavimento a mosaico con animali marini (trasferito per circa un ventennio
all’interno del Museo Archeologico di Palazzo d’Avalos, per poi essere
ricomposto sul sito di provenienza). Interrotti gli scavi, ripresero solo nel
1994 e, tre anni più tardi, si arrivò alla scoperta della grande sala decorata
con “mosaici marini”. Nell’imponente mosaico di ben 170 mq. spicca un
bellissimo Nettuno, con il tridente nella mano destra e un delfino poggiato
sulla sinistra. Attorno si notano tre Nereidi, due sul dorso di cavalli, una
sul dorso di un drago, oltre ad altre figure fra cui tre tritoni, un amorino e
la coda di un delfino.
Un
doveroso ringraziamento va rivolto alla delegazione vastese del FAI, che ogni
anno ci permette di riscoprire un pezzo del nostro ricco patrimonio, troppo
spesso messo in disparte: quest’anno è toccato alle Terme romane, ma possiamo
ricordare anche alcuni appuntamenti precedenti come la visita all’Horticus
Conclusus, all’interno del Palazzo Genova Rulli, l’ingresso al monumentale
Anfiteatro Romano di Piazza Rossetti, la chiesa di S. Maria di Costantinopoli,
il Convento di Sant’Onofrio, ed ancora tante altre bellezze poco conosciute e
valorizzate.
Molto
bravi e preparati i giovani studenti dei licei vastesi, che anche quest’anno
hanno vestito i panni dei ciceroni, accompagnando i visitatori lungo il
percorso, spiegando e illustrando i reperti con puntualità e professionalità.
Lino
Spadaccini
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