Il 17 marzo, il Lions Club di San
Salvo presenterà il
“Vocabolario del dialetto di San Salvo”
di Raffaele Artese nell’Auditorium
Paolo VI della Parrocchia San Nicola.
Raffaele Artese autore del vocabolario |
di Michele Molino
Il Lions
Club di San Salvo presenterà al pubblico “Il vocabolario del dialetto di San
Salvo” di Raffaele Artese il 17 marzo
alle 17,30 nella sala dell’
auditorium “Paolo VI” della Parrocchia San Nicola in via S. Nicolas
de Port n° 2.
Il 14 aprile
dell’anno scorso, il prof. e direttore didattico Raffaele Artese é volato
in cielo per tornare alla Casa del Padre. Fortunatamente aveva già completato la sua opera. Un prezioso contributo alla realizzazione del
dizionario è stato fornito dalla sua adorata moglie Anna Stivaletta, ex
insegnante, poetessa e autrice di testi
lirici.
Alla tavola
rotonda interverranno:
l’ avv. S.
Marcucci, il prof. L. Murolo, docente di Filosofia e Storia, l’avv.
G. Tagliente in veste di editore. Un breve saluto del sub-commissario prefettizio dott. Luciano
Conti. Modererà il convegno M.
Molino. Spetterà l’ultimo
intervento al presidente del Lions Club di San Salvo Agostino Venanzio
Bolognese. La serata sarà allietata da
canti della tradizione popolare. Saranno presenti le
autorità cittadine.
“Il dialetto
“ - ha affermato Raffaele Artese nella prefazione del dizionario
- rappresenta la storia
di un popolo, il fondamento della
formazione degli individui, la forma di espressione genuinamente comunicativa.
E’ il riflesso di una cultura, di una civiltà. Il dialetto rappresenta uno
scrigno dove sono conservati i valori e
i principi morali e civili cui i nostri
antenati ispirarono i loro sistemi di vita e i loro comportamenti” .
Artese è
stato docente nella scuola primaria, ha conseguito il diploma di abilitazione
alla Vigilanza Scolastica e poi la laurea in Pedagogia. E’ stato direttore didattico in provincia di
Brescia , poi in Molise e a Vasto. San Salvo era tutto per lui. Il suo paese
natio occupava un posto importante nel
suo cuore. Tornava spesso da Vasto per
“fare due chiacchiere” con “gli abitanti della sua terra”. Le sortite
gli servivano soprattutto per “risciacquare i panni nel Trigno” (rivedere
sotto il profilo linguistico il suo stupendo vocabolario) .
“ Esprimo
l’augurio - continua Artese a
scrivere nel dizionario del dialetto di San Salvo - ”che
lo sforzo profuso per lunghi mesi per portare a termine questo lavoro, serva
come punto di riferimento per accedere,
attraverso il lessico dialettale alla conoscenza della sofferta vita nel passato degli
abitanti della mia terra, e serva anche a considerarlo un segno tangibile
dell’amore che ho nutrito e nutrirò
sempre per il paese, ora città, che mi
ha dato i natali”.
Completa l’opera un’ appendice che comprende: il gergo parlato dei muratori, i modi di
dire, proverbi, i cognomi di antiche famiglie salvanesi, i tratti del temperamento dei Salvanesi.
Raffaele Artese
ha dedicato alla sua città natale
molti libri: “Lu Mazzimarelle”,
Stravaganze del mio stivale, Fiabe e racconti salvanesi, Storia minore di San
Salvo, La Gissana, Don Gaetano de Vito, Don Luigi Sartore, Vita ed opere di un
illustre medico salvanese. Ha impiegato
alcuni anni di lavoro per completare un’opera
maestosa e immortale . Dobbiamo rendere grazie a Raffaele per aver dato
agli “abitanti della sua terra” un
vocabolario del dialetto, che lascerà sicuramente un segno indelebile nella
storia di San Salvo. Noi che l’abbiamo
conosciuto ed apprezzato, ci auguriamo che i Salvanesi parteciperanno
numerosissimi la sera del 17 marzo alla presentazione del dizionario, che dovrebbe essere patrimonio culturale di
ogni abitante di San Salvo e motivo di interesse e studio linguistico per i
giovani del luogo.
Michele Molino
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