giovedì 19 gennaio 2012

UN CONSIGLIO AL PD: RIFARE UN CONGRESSO, VERO, “SENZA MORTIFICARE” CHI PORTA VOTI AL PARTITO.

Oggi a Vasto il segretario Regionale Paolucci e Provinciale Di Giuseppe

Il 4 gennaio scorso si è tenuto il congresso PD che ha portato alla segreteria il giovane consigliere Antonio Del Casale. L'elezione è stata una forzatura tanto che la corrente di Giuseppe Forte non ha partecipato al congresso, il Gruppo  Giangiacomo-D'Adamo-Aloè si è astenuto.
In sostanza mezzo partito non ha condiviso questa scelta.
Oggi il segretario Regionale Paolucci e quello Provinciale Di Giuseppe sono a Vasto per ricomporre i cocci rotti. Ce la faranno? Durante la fase precongressuale abbiamo scritto poche cose sul PD. Abbiamo detto - senza essere ascoltati - che un “saggio” rinvio per ricomporre le anime del partito sarebbe stata la migliore soluzione; perchè molti dicono di essere stufi che  “gli scemi prendono i voti e i furbi governano”.  Aggiungendo che una eventuale forzatura avrebbe potuto avere “tragiche conseguenze sull'Amministrazione”.
In un’altra occasione abbiamo detto che “i voti sono voti non chiacchiere”: alle ultime amministrative i firmatari del documento "le ragioni di un'assenza" hanno riportato, " da soli " 1.793 voti di preferenza , quasi il 40% dei voti del PD (Forte 485, Marchesani 458, Tiberio 398, Molino 266, Amato 260, Di Santo 126). Mentre  partiti tanto cari a Luciano Lapenna hanno riportato una piccola manciata di voti : 758 voti in totale Rifondazione Comunista, 1.334 voti SEL. Ed anche in questo caso non siamo stati ascoltati.

Se il ricorso presentato dai fortiani per l’annullamento del congresso ha veramente un po’ di elementi a favore l’unica cosa da fare è annullare il congresso e rifarne uno vero “senza mortificare” chi porta voti al partito.
Questo è il saggio consiglio che molti iscritti danno a Paolucci e Di Giuseppe i quali - secondo loro - sono i primi responsabili della situazione che si è creata a Vasto.
nda

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