venerdì 4 novembre 2011

LA POESIA "DUE NOVEMBRE" DI FERNANDO D'ANNUNZIO HA SUSCITATO GRANDE INTERESSE

L'altro ieri abbiamo pubblicato la poesia di Fernando D'Annunzio "Due Novembre". Il prof. Francesco MUGONI ha inviato una lettera personale a Fernando esprimendo  sentite parole di apprezzamento per i suoi versi. Ecco il testo della lettera: 
 
Caro Fernando,

ho letto, ho riletto  i tuoi versi "Due novembre", e mi dicevo: "Ma che Musica, che quadro, che volo inquietante  quello dell'amico  Poeta vastese, D'Annunzio: i suoi versi dimessi illuminano il mistero dell'uomo di sempre, senza  pace.

Di fronte alla morte folle e alla vita assurda i suoi versi -dicevo- si librano in alto, sereni e freschi; e sono versi che fanno luce sull'abisso dell'uomo, di ogni uomo; per cui, creano poesia nell'aria dolente dell'autunno,
e note musicali fra l'intreccio delle dimore dei Defunti.

Sì, sono versi  che poi sono  la vita senza veli in questo giorno segnato dai fiori dei Defunti; ma i versi di Fernando si fanno anche preghiera muta, insistente,  insieme diventano chiara speranza,  fame di vita, ma di un'altra vita, quella che a noi seguirà, un giorno qualsiasi.

Oggi noi  vogliamo forte che quel Domani, terribilmente ignoto, sia  un giorno pieno di luce,  di sorrisi e di affetti, quelli di una volta, fermi in fondo all'anima di ognuno di noi.

Il nostro amico Fernando, stavolta, e non è la prima,  quasi ci prende per mano e ci fa strada,  in quella "strada"  trafficata assai, ma umanamente buia, e, grazie ai suoi versi e alla lingua ereditata dalla madre, nel giorno dei Morti, in un baleno, ci sospinge dentro una dimensione assolutamente vera, come vero è il senso del suo canto. Poesia, ragione e vita si incontrano felicemente.

F. Mugoni – prof. di Italiano e Storia

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