Familiari e operatori della fondazione Il Cireneo sul piede di guerra. I pazienti autistici delle quattro strutture presenti in regione – all’Aquila, Lanciano, Vasto e Vasto Marina - rischiano di restare senza più servizi di riabilitazione e di sostegno. La denuncia è di Marco Valenti dell’associazione nazionale genitori di soggetti con autismo. «Operatori e pazienti potrebbero finire in mezzo alla strada», dice. «Siamo di fronte all’ennesimo inganno della Regione Abruzzo sulla riabilitazione dei ragazzi con autismo», denuncia Valenti. «Dopo le promesse del consiglio regionale a settembre, il nulla assoluto da parte della giunta». Nel settembre scorso, infatti, dopo una mobilitazione di fronte all’Emiciclo, il consiglio regionale ha adottato all’unanimità un impegno all’emanazione di una legge regionale di accreditamento per il Cireneo. Al consiglio partecipò anche il sub-commissario alla Sanità, Giovanna Baraldi. «A due mesi di distanza la risposta è nulla», denuncia Valenti, «si parla di un obolo che verrebbe concesso una tantum dalla giunta pari a circa un decimo delle somme anticipate e necessarie». Senza questo sostegno la prospettiva immediata è, aggiunge Valenti, «la chiusura delle strutture, con oltre 80 bambini e ragazzi abbandonati a se stessi con le loro famiglie, senza una reale alternativa di presa in carico ad alta professionalità. Inoltre 70 terapisti e professionisti di alta specializzazione perderanno il lavoro».
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