sabato 10 settembre 2011

Fotografi vastesi:Nicola Scotti, l'inventore del "ritoccatore" elettrico


di Lino Spadaccini

 

Cento anni fa, nel settembre del 1911, Nicola Scotti impiantava il suo studio fotografico a Vasto.

Allievo del noto fotografo abruzzese Lelio De Francesco, Nicola Scotti, nato a Pollutri il 20 marzo 1888, ancora giovanissimo cominciò a muovere i primi passi nel suo paese natale. Nel 1911, dopo la morte del fotografo vastese Giuseppe De Guglielmo, si trasferì definitivamente a Vasto, centro più grande e con maggiori possibilità di lavoro, impiantando lo studio fotografico in via S. Chiara n. 17.

Nonostante la diretta concorrenza con l’altro grande fotografo vastese Nicola Anelli, che operò fino alla fine degli anni trenta, la fama del giovane Scotti crebbe in poco tempo grazie alla sua bravura e intraprendenza, ma anche attraverso l’organizzazione di mostre con sue opere, che lo aiutarono a farsi conoscere sempre più tra la gente e che gli fruttarono anche meritati riconoscimenti, come ad esempio la medaglia d’oro all’Esposizione di Agricoltura di Roma. Nel 1931 con dieci fotografie, partecipò alla Fiera del Levante a Bari, ottenendo anche apprezzamenti da parte di S.A.R. il Principe Umberto. Tra gli scatti esposti una giovane sposa in costume vastese del XVIII secolo, due figure femminili in costume vastese del XIX secolo, la pesca alla sciabica a Vasto Marina, il portale della chiesa di S. Pietro e la processione in mare di San Nicola.

Per aver inviato in omaggio al Re la fotografia del tumulo innalzato all’interno di S. Maria Maggiore, in occasione dei solenni funerali celebrati in quella chiesa il giorno 11 gennaio 1926, in suffragio dell’anima di S. M. la Regina Margherita di Savoia, dal Ministero della R. Casa, gli giunse la seguente lettera: “È pervenuto a S. M. il Re il quadretto da Lei indirizzatogli riproducente la solenne funzione celebrata costì in memoria della compianta Regina Margherita. Sua Maestà la ringrazia molto dell’invio e del divoto pensiero. Nel rendermi interprete di questi sentimenti Le porgo, pregiatissimo signore, gli atti della mia distinta considerazione”.

Spinto dal continuo desiderio di migliorare il suo lavoro, nel 1926 realizzò il suo sogno inventando il ritoccatore elettrico Scotti che “facilita ed abbrevia in modo notevole il ritocco delle negative e ingrandimenti; in modo che lo stesso tempo che ordinariamente s’impiega per ritoccare a mano una negativa sola, basta, con l’apparecchio, a ritoccarne fino a dieci”.

Dopo tanti anni di attività e di duro lavoro, il 27 ottobre del 1930 venne nominato con decreto da S. M. il Re, su proposta del Capo del Governo, Cavaliere della Corona d’Italia.

Sulla lapide, ancora oggi visibile presso il nostro cimitero, si legge:

NICOLA SCOTTI / CAV. DELLA CORONA D’ITALIA / TUTTA LA VITA CONSACRO’ AL CULTO DE L’ARTE / PADRE AMOROSO CITTADINO INTEGERRIMO / L’ANIMA BELLA RESE NELLA NOTTE / DEL GRAN SANTO DA TOLENTINO / LA MOGLIE E I FIGLI A PERENNE RICORDO / DEDICANO / 20. 3. 1888 / 10. 9. 1939




 

Nessun commento: