In Abruzzo il 31 marzo 2011 è stato costituito nel Consiglio regionale il gruppo Nuovo Polo per l'Abruzzo con cinque consiglieri: Antonio Menna (Udc), Berardo Rabbuffo e Daniela Stati (FLI), Gino Milano (Api) e Luciano Terra (Misto).
In contemporanea a Vasto Antonio Menna non ha voluto costituire il Terzo Polo perchè già c'era in carreggiata la candidatura di Nicola Del Prete.
Ora Davide D'Alesandro gli rivolge un ulteriore invito a costituire un gruppo unico in Consiglio Comunale: verrà raccolto?
riceviamo e pubblichiamo
A Vasto c’è chi ripete ossessivamente che l’opposizione è divisa. Chiedo scusa: ma al governo Berlusconi c’è una sola opposizione? Quella di Bersani è uguale a quella di Di Pietro? E le due sono uguali a quella di Casini-Fini-Rutelli? Certamente no. Perché, allora, l’Amministrazione Lapenna ne dovrebbe avere una sola, unita e compatta? Non ve n’è ragione. Intanto, perché i dieci consiglieri di minoranza non appartengono a un unico partito; poi, perché vi sono differenze sostanziali tra le varie parti.
Per quanto mi riguarda, propongo da tempo una Federazione di Centro, con portavoce unico, che coinvolga, in Consiglio, i tre consiglieri di ApV, ApI e Udc, aprendosi, fuori dal Consiglio, naturalmente a Fli, partito di indubbio rilievo nazionale, guidato dall’attuale Presidente della Camera. Con incontri costanti tra i vari gruppi e i relativi coordinatori e direttivi, sarà possibile impostare e comunicare una politica costruttiva, risultato di una vera mediazione.
Vorrei ricordare che Apv-ApI-Udc-Fli rappresentano circa il 20% dell’elettorato vastese. Il rammarico (ma la politica non si fa con i se e con i ma), è di non essere riusciti, con le due riunioni in casa Udc, prima del voto, a indicare un candidato unico a sindaco di Vasto. Sapevamo che sarebbe diventato il sindaco di Vasto ma, spesso, fare un passo indietro, per tutti, è più complicato che farne cinque avanti.
Durante il turno di ballottaggio, non avendo preclusioni di sorta, ma avendo ricevuto la proposta di un accordo vero da uno solo dei ballottanti, il Nuovo Polo per Vasto decise di non tenere i suoi voti in frigorifero e di appoggiare il candidato del Pdl, pur sapendo che le nostre differenze, come evidenziate dalla campagna elettorale, sarebbero rimaste tali. Tutto qui.
Dal giorno dopo si è aperta un’altra fase, che ci vede distinti e distanti da questo Pdl. Siamo assolutamente un’altra cosa. Ora, il mio invito rivolto a Tonino Menna, consigliere regionale e riferimento certo dell’Udc nel Vastese, e a Nicola Del Prete, esperto coordinatore provinciale di ApI, è di guardare al futuro dando vita al più presto a una Federazione che, con una sola voce, sempre concordata e condivisa, possa assumersi la responsabilità di una necessaria riconfigurazione politica dei partiti e movimenti in questione, di dare forza e sostanza alle tematiche che investono gli interessi di un ceto medio in declino perché ripetutamente colpito e indebolito, di offrire soluzioni e prospettive a una città stanca delle sterili contrapposizioni, di dare risposte urgenti ai suoi urgenti problemi da risolvere.
Se da una parte c’è il Pd che amministra con Sinistra, Idv e Gs, dall’altra ci sono il Progetto civico di Desiati e il Pdl diviso in tanti Pdl. In mezzo manca una forza moderata, di centro, in grado di operare, secondo tradizione, per il rilancio di Vasto. I numeri, le idee e gli obiettivi comuni per incidere ci sono. Bisogna metterli insieme. Se non ora, quando?
Davide D'Alessandro
consigliere Comunale Alleanza Per Vasto
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