Nicola, non posso che condividere il tuo intervento, è qualcosa che vado dicendo da un bel po’ di tempo, basta con le improvvisazioni oggi bisogna ragionare ed investire a medio e lungo temine. Ma occorre crederci.
Il concetto di pianificazione rientra nella cultura aziendale, ed uno strumento indispensabile per la sua sopravvivenza. Deve essere sviluppata secondo una metodologia scientifica, non è certo una chiacchierata al bar o sul corso. Occorre la volontà di realizzarla e la professionalità per svilupparla, non sono cose che si improvvisano, ma occorrono persone che hanno vissuto già questa esperienza e hanno acquisito quel sistema di approccio. Un problema così complesso e vitale per la nostra economia non può essere affrontata da chi non ha un background adeguato. Occorre un team di professionalità diverse che si devono integrare per costruire un qualcosa di organico e completo. Il team dovrà tener operare in base: alle potenzialità interne, all’evoluzione delle richieste del mercato, alle nuove tecniche e mezzi e non ultimo alla conoscenza della concorrenza. Non è un compito per dilettanti allo sbaraglio. Purtroppo a Vasto a vinto la logica del numero dei voti e non della professionalità. E noi paghiamo e pagheremo come diceva Totò.
Enzo La Verghetta
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