Dal poeta Bruno Di Domenico riceviamo e pubblichiamo
Che brutta bestia è la zanzara. Non si fa vedere, si fa sentire. Scaltra, minuscola, silenziosa, agisce nelle notti d’ estate. Quando per il gran caldo apriamo le finestre e spegniamo la corrente elettrica, invisibile si posa. Inietta un veleno potente che lascia un prurito violento. Punge la fronte, le braccia, la testa. Una mattina mi sono ritrovato la schiena piena di bolle (vòvë) grandi come i lupini. Puntualmente si ripresenta, attirata dal sangue e dal sudore. Il prurito ti fa svegliare e le maledizioni si sprecano. Maledetta zanzara, brutta fetente, sei il terrore, in ogni occasione. Se tu fossi più grande ti romperei le ossa, il muso e la testa. Resisti ad ogni veleno, perciò fai la strafottente! Nemmeno di notte fai riposare la gente.
Bruno Di Domenico
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