"La questione si mostra ancora più problematica nella sezione di territorio comprendente Viale Dalmazia, Lungomare Ernesto Cordella e via Duca degli Abruzzi. In tale zona operano più di quaranta pubblici esercizi. E'impensabile come si possa gestire l'organizzazione di soli tre eventi musicali al mese in una zona lunga oltre 2 kilometri"
L’ordinanza che fissa a mezzanotte e mezza lo stop della musica nei locali, a Vasto, non piace all’associazione “Vasto in Centro”. Il Presidente Marco Corvino è diretto: "Chiediamo all'amministrazione comunale un immediato ripensamento perché non siamo affatto d'accordo con questo provvedimento che pone in seria difficoltà gli operatori e mortifica la vocazione turistica della nostra città. Quando ci hanno detto che l’ordinanza era praticamente firmata, anche contro la volontà espressa dalle associazioni di categoria,ci siamo rimasti molto male. In un momento di grande crisi, bisognerebbe sostenere gli esercizi pubblici, non demolirli. Per queste ragioni , chiediamo un immediato ripensamento. A nostro parere l'orario va prolungato fino alle 2 di notte". C’è un’altra questione che, poi, andrebbe affrontata:la sburocratizzazione delle domande per aprire le attività. “La domanda va presentata al Suap -riprende Corvino - ovvero lo sportello unico per le attività produttive, che ha 60 giorni di tempo per evaderla. Tra due mesi la stagione balneare sarà terminata. Inoltre, il Suap deve ancora dare risposta a circa 11mila pratiche. E' necessario snellire questi meccanismi troppo lunghi, in modo da rilanciare le attività commerciali". Ma sul piede di guerra non c’è solo l’associazioneVasto in Centro. Anche gli esercenti di Vastomarina non sono soddisfatti ed allora hanno deciso di chiedere un incontro al sindaco.
“Egregio signor Sindaco - hanno scritto in una nota -, con la presente intendiamo invitarla a ricevere i rappresentanti del Consorzio "VivereVasto Marina" al fine di discutere circa l'Ordinanza relativa agli orari di diffusione di musica dal vivo presso i pubblici esercizi. No nvolendo negare quanto fosse necessaria e utile una regolamentazione in tal senso, siamo comunque costretti a sottolineare quanto sia penalizzante tale Ordinanza, a dir poco restrittiva,per gli esercenti e non solo. Riconoscerà che una località turistica che voglia essere definita tale non può offrire ai fruitori un servizio ricreativo tanto esiguo. La questione si mostra ancora più problematica nella sezione di territorio comprendente Viale Dalmazia, Lungomare Ernesto Cordella e via Duca degli Abruzzi. In tale zona operano più di quaranta pubblici esercizi. E'impensabile come si possa gestire l'organizzazione di soli tre eventi musicali al mese in una zona lunga oltre 2 kilometri. Se Codesta Amministrazione vivesse maggiormente la realtà di Vasto Marina, si accorgerebbe senza difficoltà di quanto, già prima dell'Ordinanza, l'offerta di intrattenimento per il turista fosse minore rispetto alla domanda"L’ordinanza che fissa a mezzanotte e mezza lo stop della musica nei locali, a Vasto, non piace all’associazione “Vasto in Centro”. Il Presidente Marco Corvino è diretto: "Chiediamo all'amministrazione comunale un immediato ripensamento perché non siamo affatto d'accordo con questo provvedimento che pone in seria difficoltà gli operatori e mortifica la vocazione turistica della nostra città. Quando ci hanno detto che l’ordinanza era praticamente firmata, anche contro la volontà espressa dalle associazioni di categoria,ci siamo rimasti molto male. In un momento di grande crisi, bisognerebbe sostenere gli esercizi pubblici, non demolirli. Per queste ragioni , chiediamo un immediato ripensamento. A nostro parere l'orario va prolungato fino alle 2 di notte". C’è un’altra questione che, poi, andrebbe affrontata:la sburocratizzazione delle domande per aprire le attività. “La domanda va presentata al Suap -riprende Corvino - ovvero lo sportello unico per le attività produttive, che ha 60 giorni di tempo per evaderla. Tra due mesi la stagione balneare sarà terminata. Inoltre, il Suap deve ancora dare risposta a circa 11mila pratiche. E' necessario snellire questi meccanismi troppo lunghi, in modo da rilanciare le attività commerciali". Ma sul piede di guerra non c’è solo l’associazioneVasto in Centro. Anche gli esercenti di Vastomarina non sono soddisfatti ed allora hanno deciso di chiedere un incontro al sindaco.
DA LAVOCE DI OGGI 21.7.2011
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