giovedì 2 giugno 2011

Struggente poesia di di Giuseppe F. Pollutri sulla "storia di un ritorno quando è ormai sera":

Vastesi noi
.
Vasto,
            cara a me stesso
e alla tanta gente che lì vive,
a chi nel mondo di tornare pensa
alla piazza,
                      alla riva,
                                       all’aria
che dal mare su, su per le valli
sino alla Maiella madre spira.

Ma di remigare, stridendo forte
come fa il gabbiano nel vento,
m’accade, straniato sempre
in tutte le città
che senza amarle ho dimorato:
ché non mi appartengono
i luoghi, le strade, le case
diverse tante, forestiere tutte,
tra spostamenti e mutamenti
vissute,
               e un  “di dove sono io”,                          
son tornato a chiedermi, e quale
sia  il tratturo di un viaggio
da percorrere, per la nota storia
di un ritorno,
                         quando è ormai sera.
Vastesi noi,
tra gesti e parole, insulti
della mente e ferite dal cuore,
a ciascuno sua condanna diamo
o sorte, comune se pure è il luogo,
di città un nome,
                               di  mare il respiro.

Uno stesso giorno da vivere ci è dato
qui ancora,
                      siamo noi tutti Vasto.                        
Giuseppe F. Pollutri

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