domenica 24 aprile 2011

Vasto rende omaggio a FILANDRO LATTANZIO

Ha aperto i battenti a Palazzo d’Avalos ieri sera, alla presenza di un folto pubblico, la mostra per il 25° della morte di Filandro Lattanzio a cura di Michele Montanaro e Roberta Presenza. Resterà aperta fino al 31 agosto 2011.

Viviane Dutaut, mentre ringrazia l'amministrazione comunale
per l'omaggio della città a Filandro Lattanzio


Clorilde e Nicola D'Adamo (che ha promosso la realizzazione dell'evento) con Viviane e Ada, rispettivamente figlia e cugina di Lattanzio
Ha aperto i battenti a Palazzo d’Avalos ieri sera, alla presenza di un folto pubblico, la mostra per il 25° della morte di Filandro Lattanzio a cura di Michele Montanaro e Roberta Presenza. Resterà aperta fino al 31 agosto 2011.
 “L’esposizione “Filandro Lattanzio - il colore e l'atmosfera”, omaggio ad una intera esistenza dedicata all'arte – ha detto in apertura Roberta Presenza che ha curato il catalogo -  intende mettere a fuoco identità e spessore di un pittore dalla personalità complessa. Un artista il cui percorso è stato costantemente monitorato dallo scrittore Carlo Piantoni (Terni, 1925 - Roma, 2009) e dal giornalista Giuseppe Catania - che ne hanno raccontato l'evoluzione stilistica e il cammino di vita con entusiastici apprezzamenti – e negli ultimi anni è stato oggetto di alcuni saggi di approfondimento in cui sono stati definiti i suoi esiti pittorici e la sua poetica”.
“L'esposizione allestita in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Lattanzio – ha continuato Roberta Presenza - propone 46 opere provenienti sia dalla collezione civica che dalle collezioni private della figlia Viviane e della cugina Ada: si tratta di una piccola ma significativa porzione della sua vastissima produzione pittorica, se non esaustiva, sufficiente però a fornire un'indicazione circa gli approdi tematici e stilistici del pittore. Le opere sono disposte secondo un andamento tematico e di soggetto”.
“Abbiamo individuato infatti cinque grandi temi che Filandro ha affrontato con diverse soluzioni estetiche e stilistiche”, ha concluso la curatrice della mostra. “Il ritratto, il nudo, la natura morta, il paesaggio e infine il soggetto a carattere religioso. Abbiamo ampliato la bibliografia con articoli apparsi sulla cronaca estera che raccontano di Filandro nel suo periodo in Francia e manoscritti di storici e critici d'arte, mai pubblicati e gentilmente forniti dalla figlia Viviane. Durante le fasi di ricerca documentaria, abbiamo avuto il privilegio di visionare lettere e contributi critici che testimoniano dell'interesse verso la sua pittura, ma anche dell'affetto e ammirazione che i suoi conoscenti, amici ed estimatori nutrivano per lui come uomo e come artista. Contributi che meriterebbero maggiori studi e approfondimenti e che permetterebbero una visione di insieme maggiormente compiuta e puntuale sull'opera artistica di questo grande pittore. Scriveva Giorgio Pillòn: «Filandro è destinato a durare, un giorno verrà finalmente scoperto o riscoperto, l'arte quella vera viene sempre a galla perché in pratica non è mai andata a fondo».
A tagliare il nastro della mostra di Lattanzio c’erano ieri sera la figlia Viviane, la cugina Ada e molti altri famigliari di Vasto. Tutti particolarmente felici per l'evento. Viviane ha più volte ringraziato l'amministrazione comunale per questo bel ricordo di Filandro Lattanzio.
nda

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