martedì 5 aprile 2011

Petrolio: nuove perforazioni al largo di Vasto


Sull’argomento riceviamo una nota di Florindo Croce. L’ecologista, rivolgendosi alla Prestigiacomo, sottolinea tra l'altro che  “questa e' una regione  che da sempre ha scelto la natura e l'ambiente come suoi motivi di  esistere; come si può conciliare il verde dei prati e dei boschi, che  fanno dell'Abruzzo il cuore verde d'Europa  - dove animali scomparsi da tempo in altri luoghi, qui vivono ancora felici e protetti  - con la  ricerca petrolifera? Questo governo nazionale che ha trovato facili e scontate approvazioni dal governo regionale e provinciale  - che non hanno alcuna sensibilità verso le cose belle di questo pianeta -  decide che il suo interesse prioritario è il petrolio. Dio non voglia, che accadimenti recenti verificatesi nel golfo del Messico, si possano ripetere anche qui da noi; sarebbe la fine di un ecosistema fragile; che vede un mare chiuso: l'Adriatico;  in un altro mare chiuso:il Mediterraneo, che a fatica respingono i  pesanti attacchi dell'uomo”.

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