domenica 24 aprile 2011

Festa dell'Incoronata: oggi la statua della Madonna viene portata in cattedrale, il 1° maggio la festa

Quest'anno concerto del celebre gruppo vastese "La Differenza"

Tutto pronto per i festeggiamenti in onore della Madonna dell’Incoronata, il primo degli appuntamenti delle tradizionali feste di primavera.
Una festa dal sapore particolare quella di quest’anno che si divide tra la Santa Pasqua e il Primo Maggio, festa dei lavoratori. Domenica 24 alle ore 16,00 la statua della Madonna, accompagnata dai fedeli e dal Complesso Bandistico “San Martino”, verrà portata in processione verso la Cattedrale di S. Giuseppe, dove rimarrà esposta per tutta la settimana, con le S. Messe e le riflessioni affidate a Padre Paolo Petrucci.
Sabato 30 aprile, alle ore 16,30 è prevista la processione per riportare la statua della Madonna nella propria chiesa. Al rientro, la S. Messa verrà celebrata da Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto. In serata l’intrattenimento musicale è affidato al Complesso Bandistico “San Martino”, ed a seguire l’esibizione del Coro Parrocchiale dell’Incoronata per un Omaggio a Maria.
Domenica 1 maggio, al mattino il Complesso Bandistico “San Martino”, suonerà per le vie del quartiere mentre alle ore 11è prevista la S. Messa celebrata dal parroco Padre Eugenio Di Giamberardino. In serata, gran finale con il folk’n’roll dei Marron Glaces ed a seguire l’atteso concerto de La Differenza.
La festa dell’Incoronata si riallaccia ad un fatto prodigioso che si verificò nella primavera del 1738 quando, a causa del perdurare della siccità, venne ordinata di far uscire la processione della statua della Madonna dell’Incoronata, che allora si trovava nella chiesa di San Pietro, attraverso i campi. Appena la processione arrivò in prossimità della cappella di San Martino, in corrispondenza dell'attuale santuario dell'Incoronata, si vide il cielo coprirsi di nubi e cominciò a cadere un’abbondantissima pioggia. Da tutti l’accaduto fu interpretato come segno del cielo e desiderio della Madonna che lì voleva essere onorata.

Lino Spadaccini

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