Ieri pomeriggio è stato “adottato" dal Consiglio Comunale il Piano Di Recupero del Centro Storico redatto dal team del prof. Pier Luigi Cervellati.
Il provvedimento è passato con i soli voti della maggioranza, con i voti contrari di API (Alleanza per l’Italia) e l’abbandono dell’aula dei consiglieri PDL e UDC.
Degli emendamenti presentati prima della votazione sono stati totalmente accettati quelli della maggioranza, e solamente due presentati da API: quello che dà la possibilità di utilizzare – oltre al pianoterra - anche seminterrati e piani superiori per le attività commerciali, artigianali o di servizio (condiviso con la maggioranza) ; e quello che fa salva la situazione esistente per quanto riguarda le destinazioni d’uso. PDL e UDC hanno disertato l’aula per protesta perché sono stati superati i 45 giorni prima delle votazioni e secondo loro si possono approvare in Consiglio solo provvedimenti “urgenti ed indifferibili”.
L’aspetto su cui si incentrerà il dibattito in campagna elettorale saranno le demolizioni “allegre” previste dal Piano “fino allo svuotamento del fabbricato”,
le ristrutturazioni totali che possono modificare “l’assetto interno ed esterno degli edifici”. Gli interventi di ricostruzione devono solo tener conto delle tipologie esistenti nella zona e delle caratteristiche esteriori delle edificio demolito. In altre parole in futuro si ricostruiranno “falsi” storici all’esterno e appartamenti moderni all’interno. Viene contestata al sindaco Lapenna che in queste “demo-ricostruzioni” gli elementi dell’antichità – in centro storico ci sono tracce di costruzioni romane dappertutto – andranno completamente persi.
La maggioranza adottando il Piano ha anche varato il Piano di Circolazione e Sosta che prevede di mettere a “pagamento” 24 ore su 24 i parcheggi di Piazza Marconi, piazzale Histonium, piazza Brigata Maiella, Arena alle Grazie, ad eccezione dei residenti in alcune fasce orarie pomeridiane e notturne (12.30-16.30, 20 – 8 ).
Ora, dopo l’adozione c’è il periodo delle Osservazioni. I cittadini possono presentare richieste particolari o correttivi al Piano di Recupero, dopodiché le pratiche tornano in consiglio per l’approvazione o il respingimento. Poi il provvedimento passa agli organi sovraordinati. Se va tutto bene fra due anni tornerà in aula per l’approvazione definitiva.
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