venerdì 25 marzo 2011

Verso Pasqua: il rito della Via Crucis a Vasto

di Lino Spadaccini
Ancora oggi, in alcune chiese vastesi, nei venerdì di Quaresima, al termine della santa messa serale, si celebra il rito della Via Crucis, con cui si commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.
Le stazioni tradizionali sono 14:  Gesù flagellato, deriso e condannato a morte, Gesù caricato della croce, Gesù cade la prima volta, Gesù incontra sua Madre, Gesù viene aiutato a portare la croce, Santa Veronica asciuga il volto di Gesù, Gesù cade la seconda volta, Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme, Gesù cade la terza volta, Gesù spogliato delle vesti, Gesù inchiodato sulla croce, Gesù muore in croce, Gesù deposto dalla croce, il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro. A volte la Via Crucis termina con la quindicesima stazione, in cui si contempla la Resurrezione di Gesù.
In quasi tutte le chiese, lungo le pareti, sono disposte le stazioni della Via Crucis. In alcuni casi ci troviamo davanti anche a veri e propri capolavori d’arte, con opere di pittura, scultura, maiolica o legno di pregevole fattura, che ci raccontano e descrivono gli ultimi drammatici momenti della vita di Gesù.



La serie di quadri presenti sulle pareti e colonne di Santa Maria Maggiore, di cui vi proponiamo alcune immagini, risalgono al 1928, come possiamo leggere sulle colonne de Il Vastese d’Oltre Oceano: “Per la ricorrenza della Quaresima la chiesa di Santa Maria Maggiore è stata dotata di 14 quadri a colori della Via Crucis, racchiusi in artistiche cornici, lavori del prof. Luigi Morgani, inaugurati con un panegirico del P. Pellegrino da S. Severino, il giorno 28 dello scorso febbraio. I detti quadri sono stati donati dalla devota Sig.ra Serafina Falconi, ed è da augurarsi che per il maggior lustro della chiesa stessa, altre pie persone seguano l’esempio di questa benefattrice”.
Durante la meditazione, i fedeli passano di stazione in stazione, meditando i misteri della passione, intercalando un breve canto che in molti senz’altro ricorderanno: “Santa Madre, deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Gesù, Gesù mio bene stampate nel mio cuor le Vostre pene!”.
E chiudo con una bella lirica sulla Via Crucis composta dal poeta vastese Gabriele Rossetti, inserita nella raccolta L’Arpa evangelica, pubblicata nel 1852. Ecco alcuni passi:
Sull’aspra via del Golgota
Seguiam la nostra scorta,
Chè chi la croce or porta
Poi la corona avrà:
Là sopra Ei gode schiuderci
Delle sue grazie il fonte:
Chi va con Lui sul monte
Con Lui nel cielo andrà.
Ei scese per redimerci
Dall’infernal servaggio;
Per lui facciam passaggio
Dal vizio alla virtù.
Oh di qual veste candida
A ricoprirci andiamo!
Deposto il vecchio Adamo
Assumerem Gesù.
Vedrem piangenti gli angeli
Farsi dell’ali un velo,
E quasi estinti in cielo
Vedrem la luna e ‘l sol;
Vedrem fra le bestemmie
D’infellonite squadre
Il pianto della Madre
E ‘l sangue del Figliol.

Ei pugnerà fra spasimi,
Ma vincerà Satanno:
Deh che un’immenso affanno
Gli frutti immenso amor.
Quand’Ei là pende lacero
Poniamci ai piedi suoi,
E scenda il sangue in noi
Del nostro Redentor.

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