mercoledì 16 febbraio 2011

Bucciarelli invita Lapenna ad affrontare Peppino Forte "con la schiena dritta", "in un confronto libero, aperto, democratico"

E per alcune battute di Lapenna su di lui puntualizza:"È riprovevole buttare fango su chi è stato artefice della sua candidatura a sindaco di Vasto nel 2006"

riceviamo e pubblichiamo
Luciano Lapenna mente sapendo di mentire
Luciano Lapenna, mente sapendo di mentire. Proietta sugli altri considerazioni e giudizi che vanno ascritti esclusivamente alla sua persona.
Non è vero che sono stato nel cda del Civeta per 10 anni, in quanto la mia permanenza in quell’ente va dall’aprile del 2004 al luglio del 2009. Ricordo che, in seguito ad un’iniziativa politica congiunta portata avanti da Gabriele Marchese, sindaco di San Salvo, e dal sottoscritto, allora segretario provinciale della Margherita, e ad uno spezzone del centrodestra, riuscimmo a conquistare la gestione di quell’ente.
Non è vero che sono stato “tolto” da lui, come afferma Luciano Lapenna, ma il mio incarico è scaduto nel 2008 e, per incapacità a decidere dell’assemblea dei sindaci, il cda è rimasto in carica per un altro anno ancora, in regime di prorogatio.
È riprovevole buttare fango su chi è stato artefice della sua candidatura a sindaco di Vasto nel 2006. Chi scrive ricorda di aver spaccato il partito della Margherita per poterlo candidare come leader del centrosinistra e rispettare, coerentemente, un accordo che prendemmo con i DS.
Mal me ne incolse! Se la Margherita avesse candidato Peppino Forte, colui che ambiva a candidarsi al suo posto, lui ora non sarebbe il sindaco dimissionario della città del Vasto, che agogna, disperatamente, ossessivamente, essere ricandidato in barba a primarie, regole e decisioni democraticamente prese.
Pensa, Lapenna, di essere l’unto del Signore, in realtà è solo un politico che dopo 9 anni di consigliere regionale, 2 anni di assessore provinciale esterno(cioè senza essere eletto, ma indicato dal partito), 5 anni di Sindaco(dopo un accordo tra segreterie DS e Margherita), pretende di sottrarsi al giudizio democratico sancito dallo statuto del Pd, le Primarie, solo perché teme di perderle.
Tenga la schiena dritta Lapenna, e affronti Peppino Forte in un confronto libero, aperto, democratico.
Vasto, 16/02/2011
Angelo Bucciarelli

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